Il disagio della civiltà

Si tratta del catalogo che accompagna la mostra di una parte inedita della produzione artistica di Maurizio Bottarelli. Nato nel 1943, a Fidenza, terminati gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, il pittore soggiorna a lungo all'estero e compie numerosi viaggi, in Europa, negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda, per completare la sua formazione. Il contatto costante con il contesto italiano, dove si afferma ben presto come uno degli interpreti più originali dell'arte astratta, prima, poi, del paesaggio, è assicurato non solo dall'intensa attività espositiva, ma anche dall'impegno in qualità di docente, che gli consente di verificare, attraverso il dialogo ininterrotto con gli studenti, la validità della sua ricerca . Nella mostra Il disagio della civiltà, a cura di Michela Scolaro, Bottarelli ha ripreso il tema, affrontato in età giovanile, della testa, del ritratto elevato a categoria, vale a dire, specchio di una riflessione sull'uomo, attraverso una serie di dipinti di dimensione monumentale, adeguati ad accogliere l'espressione di significati di profondo valore esistenziale, condivisi a livello universale.