Esaminando il richiamo da parte di Agostino a una “legge che comanda di conservare l’ordine della natura e impedisce di sconvolgerlo”, di chiare ascendenze ciceroniane, si esamina un passo del De libero arbitrio (1,16,35), intorno alla funzione della legge civile, in cui viene scoperta una criptocitazione ciceroniana (De fin. bon. et mal. 3,8,29), non rilevata dalla critica, anche se inscritta in un quadro teorico nuovo.

La città e la legge. Echi ciceroniani nel libro I del De libero arbitrio di Agostino

ALICI, Luigino
2002-01-01

Abstract

Esaminando il richiamo da parte di Agostino a una “legge che comanda di conservare l’ordine della natura e impedisce di sconvolgerlo”, di chiare ascendenze ciceroniane, si esamina un passo del De libero arbitrio (1,16,35), intorno alla funzione della legge civile, in cui viene scoperta una criptocitazione ciceroniana (De fin. bon. et mal. 3,8,29), non rilevata dalla critica, anche se inscritta in un quadro teorico nuovo.
2002
8849504217
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