Il libro affronta l'esame del rapporto fra il Futurismo e la storia dell'arte secondo la tesi che, nella cultura fiorentina degli anni '10-'20 del Novecento, si sia prodotta una tendenza 'futurista' volta non a distruggere ma a rinnovare il concetto di tradizione artistica. Iniziatori di tale tendenza vengono indicati, dal tempo de "La Voce" a quello di "Lacerba", Ardengo Soffici e Giovanni Papini, seguiti poi da Carlo Carrà, e Roberto Longhi si sostiene ne abbia tratto stimoli decisivi per lo sviluppo della sua opera critico-storiografica. Altro nucleo della ricerca è la definizione di un "Io-moderno" che, ponendosi a fondamento della nozione di 'contemporaneità fra le epoche storiche', comporta il superamento della tradizionale contrapposizione fra "Avanguardia" e "Ritorno all'ordine".
Antico futuro, metamorfosi di un'avanguardia
CRESTI, ROBERTO
2012-01-01
Abstract
Il libro affronta l'esame del rapporto fra il Futurismo e la storia dell'arte secondo la tesi che, nella cultura fiorentina degli anni '10-'20 del Novecento, si sia prodotta una tendenza 'futurista' volta non a distruggere ma a rinnovare il concetto di tradizione artistica. Iniziatori di tale tendenza vengono indicati, dal tempo de "La Voce" a quello di "Lacerba", Ardengo Soffici e Giovanni Papini, seguiti poi da Carlo Carrà, e Roberto Longhi si sostiene ne abbia tratto stimoli decisivi per lo sviluppo della sua opera critico-storiografica. Altro nucleo della ricerca è la definizione di un "Io-moderno" che, ponendosi a fondamento della nozione di 'contemporaneità fra le epoche storiche', comporta il superamento della tradizionale contrapposizione fra "Avanguardia" e "Ritorno all'ordine".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.