La traduzione è esperienza? La domanda è fin troppo ed evidentemente retorica, perché che la traduzione sia tale non è una novità, come è stato osservato da voci autorevoli. Ma pur senza pretendere di dire nulla di nuovo, si può ridire diversamente ciò che è stato detto. Diversamente, ossia non proponendo nessuna novità ma senza perciò riassumere, recensire o commentare. Il pessimo escamotage retorico di un’apertura in forma d’interrogazione serve soltanto a questo: a sollecitare una risposta partendo – come inevitabile – dal già detto e valutare se e che cosa possa essere diversamente detto. Dove a fare la differenza non è necessariamente (o soltanto) l’originalità o il colpo di genio, ma l’invenzione. Che è anche originalità e colpo di genio, ma non soltanto. Inventare è certamente creare e la filosofia, come ogni altra scienza e disciplina, crea (nel suo caso specifico, «concetti»). E ogni invenzione è a sua volta occasione per la scoperta di altre novità. Per la scoperta, dunque per trovare, reperire, scoprire altro, permettendo a questo “altro” di venire alla luce, di accadere . Ma c’è ancora un terzo tipo di invenzione, noto ai musicisti e che dunque, ricorre in musica. L’invenzione è una composizione libera in stile imitato, dove l’imitazione consiste nel “ripresentare”, con una diversa voce della trama musicale, un motivo già presentato e intonato.
La traduzione, esperienza di dialogo tra culture: traduzione, esperienza e invenzione
CANULLO, Carla
2012-01-01
Abstract
La traduzione è esperienza? La domanda è fin troppo ed evidentemente retorica, perché che la traduzione sia tale non è una novità, come è stato osservato da voci autorevoli. Ma pur senza pretendere di dire nulla di nuovo, si può ridire diversamente ciò che è stato detto. Diversamente, ossia non proponendo nessuna novità ma senza perciò riassumere, recensire o commentare. Il pessimo escamotage retorico di un’apertura in forma d’interrogazione serve soltanto a questo: a sollecitare una risposta partendo – come inevitabile – dal già detto e valutare se e che cosa possa essere diversamente detto. Dove a fare la differenza non è necessariamente (o soltanto) l’originalità o il colpo di genio, ma l’invenzione. Che è anche originalità e colpo di genio, ma non soltanto. Inventare è certamente creare e la filosofia, come ogni altra scienza e disciplina, crea (nel suo caso specifico, «concetti»). E ogni invenzione è a sua volta occasione per la scoperta di altre novità. Per la scoperta, dunque per trovare, reperire, scoprire altro, permettendo a questo “altro” di venire alla luce, di accadere . Ma c’è ancora un terzo tipo di invenzione, noto ai musicisti e che dunque, ricorre in musica. L’invenzione è una composizione libera in stile imitato, dove l’imitazione consiste nel “ripresentare”, con una diversa voce della trama musicale, un motivo già presentato e intonato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.