L’indagine si propone di fornire un sintetico quadro delle testimonianze relative ai sepolcri romani di tipo architettonico, attestati nel territorio maceratese. La diffusa consuetudine di costruire in memoria del defunto imponenti monumenti funerari rappresenta anche in quest’area uno degli aspetti della romanizzazione, di cui principale fattore fu la creazione di colonie, come Potentia, Ricina, Septempeda, Pausulae, Urbs Salvia. La frammentaria documentazione archeologica raccolta è inquadrabile tra la fine del I sec.a.C. ed il I sec.d.C e sembra riconducibile alle principali tipologie di edifici funerari, esistenti nel restante territorio italico. Ben documentati sono i sepolcri ‘a torre’, di cui rimangono diversi nuclei cementizi a Potentia, Trea, Urbs Salvia e Pausulae. Provata da frammenti architettonici e da un epitafio è l’esistenza anche dei monumenti ‘ad edicola’, a Ricina, Septempeda, Tolentinum, Potentia. La tipologia dei monumenti cosiddetti ‘a dado’ appare finora rappresentata da frammenti di fregi a rilievo, fra cui si ricordano quelli di Planina, di Ricina, di Cluana, di Trea. L’altra categoria documentata nel maceratese è quella dei mausolei circolari, di cui restano nuclei cementizi a Urbs Salvia e a Tolentinum, un blocco di fregio continuo e un elemento di cornice a Ricina, due cornici nell’area del municipium di Tolentinum. L’ultima tipologia rappresentata è quella dei monumenti ‘a recinto’, di cui un esemplare è ricordato a Ricina e uno a Potentia. Gli elementi iconografici e decorativi adottati derivano da formule ornamentali comuni al linguaggio ed alla cultura artistica del tempo. I modelli vengono elaborati da maestranze locali, che, pur con una semplificazione degli elementi, mostrano una certa capacità di adeguarsi sia ai motivi trasmessi direttamente da Roma, sia a quelli importati dal mondo ellenistico attraverso le rotte adriatiche. Gran parte dei monumenti sepolcrali del maceratese sono dislocati nelle necropoli suburbane ed extraurbane dei principali centri abitati, contestualmente alle direttrici di importanti strade di collegamento. La committenza appartiene al ceto medio-alto della società.

Monumenti funerari

STORTONI, EMANUELA
2004-01-01

Abstract

L’indagine si propone di fornire un sintetico quadro delle testimonianze relative ai sepolcri romani di tipo architettonico, attestati nel territorio maceratese. La diffusa consuetudine di costruire in memoria del defunto imponenti monumenti funerari rappresenta anche in quest’area uno degli aspetti della romanizzazione, di cui principale fattore fu la creazione di colonie, come Potentia, Ricina, Septempeda, Pausulae, Urbs Salvia. La frammentaria documentazione archeologica raccolta è inquadrabile tra la fine del I sec.a.C. ed il I sec.d.C e sembra riconducibile alle principali tipologie di edifici funerari, esistenti nel restante territorio italico. Ben documentati sono i sepolcri ‘a torre’, di cui rimangono diversi nuclei cementizi a Potentia, Trea, Urbs Salvia e Pausulae. Provata da frammenti architettonici e da un epitafio è l’esistenza anche dei monumenti ‘ad edicola’, a Ricina, Septempeda, Tolentinum, Potentia. La tipologia dei monumenti cosiddetti ‘a dado’ appare finora rappresentata da frammenti di fregi a rilievo, fra cui si ricordano quelli di Planina, di Ricina, di Cluana, di Trea. L’altra categoria documentata nel maceratese è quella dei mausolei circolari, di cui restano nuclei cementizi a Urbs Salvia e a Tolentinum, un blocco di fregio continuo e un elemento di cornice a Ricina, due cornici nell’area del municipium di Tolentinum. L’ultima tipologia rappresentata è quella dei monumenti ‘a recinto’, di cui un esemplare è ricordato a Ricina e uno a Potentia. Gli elementi iconografici e decorativi adottati derivano da formule ornamentali comuni al linguaggio ed alla cultura artistica del tempo. I modelli vengono elaborati da maestranze locali, che, pur con una semplificazione degli elementi, mostrano una certa capacità di adeguarsi sia ai motivi trasmessi direttamente da Roma, sia a quelli importati dal mondo ellenistico attraverso le rotte adriatiche. Gran parte dei monumenti sepolcrali del maceratese sono dislocati nelle necropoli suburbane ed extraurbane dei principali centri abitati, contestualmente alle direttrici di importanti strade di collegamento. La committenza appartiene al ceto medio-alto della società.
2004
9788850100521
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/99008
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact