Trattasi di una scheda redatta sulla località di Grottammare, comune situato nella provincia di Fermo a circa un chilometro a Nord dalla foce del Tesino e prospiciente l’Adriatico. Dopo una contestualizzazione geografica ed un inquadramento del sito in età pre-protostorica, con particolare riguardo per la fase picena, la scheda passa ad analizzare questo territorio in età romana, quando era probabilmente compreso nell’ager Praetuttianus all’interno del territorio di Truentum. Ricca la documentazione materiale con resti murari e cementizi di insediamenti rurali, cisterne, e vaste aree fittili sparsi in varie contrade del territorio. Le caratteristiche strutturali e la distribuzione geografica dei suddetti ritrovamenti fanno presumere un’organizzazione del territorio grottammarese nel periodo tra il III sec. a.C. ed il I sec. d.C. a insediamenti rustici sparsi, forse connessi a pagi o vici, spesso localizzati nell’area di siti preesistenti. La conservazione di diverse riserve idriche lascia supporre un’economia basata sull’agricoltura, l’allevamento e altre attività produttive e artigianali legate all’acqua, come la trattazione dell’argilla e della lana. È presumibile che in età triumvirale e augustea la zona, come il resto del Piceno, abbia conosciuto un particolare sviluppo ed un forte incremento della popolazione riconducibile alle deduzioni coloniarie e alla assegnazione di terre ai veterani.

Grottammare (AP)

STORTONI, EMANUELA
2005-01-01

Abstract

Trattasi di una scheda redatta sulla località di Grottammare, comune situato nella provincia di Fermo a circa un chilometro a Nord dalla foce del Tesino e prospiciente l’Adriatico. Dopo una contestualizzazione geografica ed un inquadramento del sito in età pre-protostorica, con particolare riguardo per la fase picena, la scheda passa ad analizzare questo territorio in età romana, quando era probabilmente compreso nell’ager Praetuttianus all’interno del territorio di Truentum. Ricca la documentazione materiale con resti murari e cementizi di insediamenti rurali, cisterne, e vaste aree fittili sparsi in varie contrade del territorio. Le caratteristiche strutturali e la distribuzione geografica dei suddetti ritrovamenti fanno presumere un’organizzazione del territorio grottammarese nel periodo tra il III sec. a.C. ed il I sec. d.C. a insediamenti rustici sparsi, forse connessi a pagi o vici, spesso localizzati nell’area di siti preesistenti. La conservazione di diverse riserve idriche lascia supporre un’economia basata sull’agricoltura, l’allevamento e altre attività produttive e artigianali legate all’acqua, come la trattazione dell’argilla e della lana. È presumibile che in età triumvirale e augustea la zona, come il resto del Piceno, abbia conosciuto un particolare sviluppo ed un forte incremento della popolazione riconducibile alle deduzioni coloniarie e alla assegnazione di terre ai veterani.
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