Le principali acquisizioni dell’epistemologia di Fleck sono la considerazione radicalmente storica della scienza e dei suoi concetti (per la medicina ciò riguarda soprattutto il concetto di individualità clinica), il rifiuto d’una concezione astratta del sapere scientifico e la rivendicazione della scienza come agire e come prassi, nonché il rifiuto della dicotomia neopositivistica fra contesto della scoperta e contesto della giustificazione. Di Fleck è invece insostenibile sia, in generale, il relativismo storicistico e la tesi dell’incommensurabilità sia, più in particolare e per quanto concerne l’epistemologia della medicina, il fatto di aver lasciato irrisolto il problema dello statuto specifico della medicina in quanto scienza umana. Nella seconda parte del lavoro, prendendo le mosse dall’epistemologia di Fleck, sono delineate alcune conclusioni generali circa lo statuto epistemologico della medicina in quanto scienza umana. La mia tesi più generale è che, nella misura in cui vuole procedere in modo scientifico, intendendo questo termine nel suo senso prevalente e storicamente più efficace, la medicina non può non utilizzare il criterio tecnico-operativo proprio delle scienze sperimentali della natura, ma poiché essa è al tempo stesso, e irriducibilmente, una scienza umana, l’applicazione in medicina di questo criterio è sottoposto a peculiari limitazioni, che non possono essere trascurate senza disconoscere la sua specificità in quanto scienza umana.

Ludwik Fleck e lo statuto epistemologico della medicina come scienza umana

BUZZONI, Marco
2000-01-01

Abstract

Le principali acquisizioni dell’epistemologia di Fleck sono la considerazione radicalmente storica della scienza e dei suoi concetti (per la medicina ciò riguarda soprattutto il concetto di individualità clinica), il rifiuto d’una concezione astratta del sapere scientifico e la rivendicazione della scienza come agire e come prassi, nonché il rifiuto della dicotomia neopositivistica fra contesto della scoperta e contesto della giustificazione. Di Fleck è invece insostenibile sia, in generale, il relativismo storicistico e la tesi dell’incommensurabilità sia, più in particolare e per quanto concerne l’epistemologia della medicina, il fatto di aver lasciato irrisolto il problema dello statuto specifico della medicina in quanto scienza umana. Nella seconda parte del lavoro, prendendo le mosse dall’epistemologia di Fleck, sono delineate alcune conclusioni generali circa lo statuto epistemologico della medicina in quanto scienza umana. La mia tesi più generale è che, nella misura in cui vuole procedere in modo scientifico, intendendo questo termine nel suo senso prevalente e storicamente più efficace, la medicina non può non utilizzare il criterio tecnico-operativo proprio delle scienze sperimentali della natura, ma poiché essa è al tempo stesso, e irriducibilmente, una scienza umana, l’applicazione in medicina di questo criterio è sottoposto a peculiari limitazioni, che non possono essere trascurate senza disconoscere la sua specificità in quanto scienza umana.
2000
8881472600
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