Abstract Il lavoro analizza il Journal dello scrittore franco-americano nonché accademico di Francia Julien Green e il rapporto che instaura tra la scrittura del diarista e quella del romanziere, visto attraverso l’importanza accordata dall’autore al viaggio. Attraverso un genere di tipo autobiografico che presenta le caratteristiche tipiche del genere, Green viaggiatore infatti dà vita a una descrizione dei luoghi visitati dominata da un immaginario ricco e vario che richiama e amplifica quello dei suoi romanzi: le annotazioni sul viaggio fanno così comprendere che lo spostamento materiale non è altro per lui che l’erranza dell’uomo teso a capire se stesso : la contemplazione del mondo così, attraverso il sogno e l’estasi, si trasforma in una rêverie che annulla il presente e immette il viaggiatore in uno spazio-tempo immemoriale che meglio risponde all’inquietudine del viaggiatore, in un atteggiamento che è tipico della personalità dello scrittore. Il rapporto che si instaura tra la visione del mondo resa possibile dal viaggio e la sua annotazione quotidiana diventa così essenziale: all’inquietudine che è all’origine dell’erranza dell’uomo risponde l’attività dell’artista la cui scrittura diventa lo strumento indispensabile per giungere a quella stabilità da sempre cercata. Le annotazioni del viaggiatore raccontano la sua passione e la sua curiosità per le bellezze del mondo, ma con la scrittura egli può abbandonarsi anche ad altri viaggi e inoltrarsi su quei percorsi immaginari che meglio rispondono alle sue esigenze interiori .
Voyage et écriture dans le 'Journal' de Julien Green
FABIANI, Daniela
2007-01-01
Abstract
Abstract Il lavoro analizza il Journal dello scrittore franco-americano nonché accademico di Francia Julien Green e il rapporto che instaura tra la scrittura del diarista e quella del romanziere, visto attraverso l’importanza accordata dall’autore al viaggio. Attraverso un genere di tipo autobiografico che presenta le caratteristiche tipiche del genere, Green viaggiatore infatti dà vita a una descrizione dei luoghi visitati dominata da un immaginario ricco e vario che richiama e amplifica quello dei suoi romanzi: le annotazioni sul viaggio fanno così comprendere che lo spostamento materiale non è altro per lui che l’erranza dell’uomo teso a capire se stesso : la contemplazione del mondo così, attraverso il sogno e l’estasi, si trasforma in una rêverie che annulla il presente e immette il viaggiatore in uno spazio-tempo immemoriale che meglio risponde all’inquietudine del viaggiatore, in un atteggiamento che è tipico della personalità dello scrittore. Il rapporto che si instaura tra la visione del mondo resa possibile dal viaggio e la sua annotazione quotidiana diventa così essenziale: all’inquietudine che è all’origine dell’erranza dell’uomo risponde l’attività dell’artista la cui scrittura diventa lo strumento indispensabile per giungere a quella stabilità da sempre cercata. Le annotazioni del viaggiatore raccontano la sua passione e la sua curiosità per le bellezze del mondo, ma con la scrittura egli può abbandonarsi anche ad altri viaggi e inoltrarsi su quei percorsi immaginari che meglio rispondono alle sue esigenze interiori .File | Dimensione | Formato | |
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