Uno dei componimenti poetici anglosassoni certamente più noti e frequentati dalla critica filologica, rivisitato anche occasionalmente dalla poesia moderna, il 'Seafarer' continua a suscitare interesse e a porre interrogativi specifici e generali su quel momento cruciale della letteratura medievale europea che vide e risolse il contatto della civiltà latino-cristiana con le culture orali di ambiente germanico. In questa monografia si realizza un progetto di lunga durata, il quale ha previsto la edizione commentata del poemetto inglese antico, corredata da uno studio complessivo della struttura, dei temi e degli aspetti formali del testo, nonché da una valutazione critica dei contributi ad esso dedicati, pubblicati nell’arco di circa un secolo e mezzo, quasi come cartina di tornasole dell’andamento generale degli studi sulla poesia inglese antica. Subito dopo la presentazione paleografica (§ 1) e critica (§ 2) del testo del 'Seafarer', viene dunque tracciata una storia ragionata della bibliografia ad esso relativa (§ 3) – sterminata, per altro, seconda soltanto, insieme a pochissimi altri componimenti anglosassoni, al molto celebrato epos intitolato a Beowulf. I capitoli successivi prendono in esame rispettivamente la struttura del poemetto (§ 4); la sua articolazione tematica (§ 5), fra le molte suggestioni simboliche, giocate su tradizione autoctona e impulsi cristiani (§ 5.1), e i ripetuti echi omiletici (§ 5.2); la configurazione del suo stile retorico e metrico (§ 6). All’ultimo capitolo (§ 7) appaiono quindi affidate alcune considerazioni sulla lingua di trasmissione del carme, se questa possa consentire – al di là della sua configurazione di varietà letteraria standard – la formulazione di una ipotesi su luogo e data d’origine del testo, e infine alcune proposte conclusive di intendere le coordinate socio-culturali della sua destinazione e della figura del suo autore. Tale indagine capillare di tutti gli elementi costitutivi del testo, in conclusione, definisce il quadro di un’opera attenta e matura, di straordinaria vitalità pur entro linee che marcano lo spazio di un’arte poetica rigidamente codificata, un’opera che piega le migliori risorse espressive e formali della tradizione all’impegno militante della parenesi cristiana, che mira a suscitare emozioni e talvolta a sorprendere per convincere infine della ineluttabilità di una visione del mondo proiettata 'in aeternum', e che mostra di avere assorbito e metabolizzato in nuovo sistema tutte le necessarie sollecitazioni della Scrittura e della letteratura cristiana di esegesi e divulgazione correnti nel periodo. Completano il volume un indispensabile Glossario, che integra il lavoro di traduzione e analisi del testo inglese antico offerto nel § 2 e, in particolare, nelle Note al testo e alla traduzione (§ 2.1); una corposa Bibliografia, nella quale trovano menzione tutte le opere citate nel libro e naturalmente tutti i contributi prodotti sul 'Seafarer' che siano ad esso specificamente dedicati ovvero che si ritengano criticamente rilevanti; un apparato di Indici, che agevolino l’utilizzo dell’opera; quattro tavole fuori testo con la riproduzione fotografica delle pagine del Codice di Exeter che recano il testo manoscritto del 'Seafarer'.

Il 'Seafarer'. La 'navigatio' cristiana di un poeta anglosassone

CUCINA, Carla
2008-01-01

Abstract

Uno dei componimenti poetici anglosassoni certamente più noti e frequentati dalla critica filologica, rivisitato anche occasionalmente dalla poesia moderna, il 'Seafarer' continua a suscitare interesse e a porre interrogativi specifici e generali su quel momento cruciale della letteratura medievale europea che vide e risolse il contatto della civiltà latino-cristiana con le culture orali di ambiente germanico. In questa monografia si realizza un progetto di lunga durata, il quale ha previsto la edizione commentata del poemetto inglese antico, corredata da uno studio complessivo della struttura, dei temi e degli aspetti formali del testo, nonché da una valutazione critica dei contributi ad esso dedicati, pubblicati nell’arco di circa un secolo e mezzo, quasi come cartina di tornasole dell’andamento generale degli studi sulla poesia inglese antica. Subito dopo la presentazione paleografica (§ 1) e critica (§ 2) del testo del 'Seafarer', viene dunque tracciata una storia ragionata della bibliografia ad esso relativa (§ 3) – sterminata, per altro, seconda soltanto, insieme a pochissimi altri componimenti anglosassoni, al molto celebrato epos intitolato a Beowulf. I capitoli successivi prendono in esame rispettivamente la struttura del poemetto (§ 4); la sua articolazione tematica (§ 5), fra le molte suggestioni simboliche, giocate su tradizione autoctona e impulsi cristiani (§ 5.1), e i ripetuti echi omiletici (§ 5.2); la configurazione del suo stile retorico e metrico (§ 6). All’ultimo capitolo (§ 7) appaiono quindi affidate alcune considerazioni sulla lingua di trasmissione del carme, se questa possa consentire – al di là della sua configurazione di varietà letteraria standard – la formulazione di una ipotesi su luogo e data d’origine del testo, e infine alcune proposte conclusive di intendere le coordinate socio-culturali della sua destinazione e della figura del suo autore. Tale indagine capillare di tutti gli elementi costitutivi del testo, in conclusione, definisce il quadro di un’opera attenta e matura, di straordinaria vitalità pur entro linee che marcano lo spazio di un’arte poetica rigidamente codificata, un’opera che piega le migliori risorse espressive e formali della tradizione all’impegno militante della parenesi cristiana, che mira a suscitare emozioni e talvolta a sorprendere per convincere infine della ineluttabilità di una visione del mondo proiettata 'in aeternum', e che mostra di avere assorbito e metabolizzato in nuovo sistema tutte le necessarie sollecitazioni della Scrittura e della letteratura cristiana di esegesi e divulgazione correnti nel periodo. Completano il volume un indispensabile Glossario, che integra il lavoro di traduzione e analisi del testo inglese antico offerto nel § 2 e, in particolare, nelle Note al testo e alla traduzione (§ 2.1); una corposa Bibliografia, nella quale trovano menzione tutte le opere citate nel libro e naturalmente tutti i contributi prodotti sul 'Seafarer' che siano ad esso specificamente dedicati ovvero che si ritengano criticamente rilevanti; un apparato di Indici, che agevolino l’utilizzo dell’opera; quattro tavole fuori testo con la riproduzione fotografica delle pagine del Codice di Exeter che recano il testo manoscritto del 'Seafarer'.
2008
9788878908895
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