Questo articolo si propone di analizzare – attraverso una metodologia interdisciplinare – alcune raccolte di quaderni russi e sovietici al fine di studiare la storia del sistema scolastico e della cultura educativa (russa e sovietica) dal punto di vista delle discipline scolastiche. La prima parte dell’articolo studia alcuni aspetti materiali dei quaderni di scuola russi (la forma, la produzione e la distribuzione) che sono diventati – dall’inizio del Ventesimo secolo – l’oggetto di molti dibattiti fra i pedagogisti e gli igienisti. Dopo la Rivoluzione d’ottobre, il nuovo governo sovietico rivolse la sua attenzione maggiormente alla produzione centralizzata dei quaderni di scuola e cercò perfino di pianificare la loro distribuzione. La seconda parte dell’articolo tratta dell’evoluzione della didattica della lingua e della letteratura russa, analizzando i quaderni di scuola di due famosi scolari di Tolstoj (1861) e di altri bambini delle scuole zariste di Kiev, Chernigov e Tula (1910-16). In confronto a questi, i componimenti di letteratura russa – redatti dagli eroi Aleksandr e Zoia Kosmodemianskie (vittime della Seconda guerra mondiale) negli anni Trenta – mostrano un profondo cambiamento nella didattica e nell’interpretazione della letteratura russa rivelando addirittura come l’interpretazione marxista abbia progressivamente permeato tutti i saperi disciplinari delle scienze umane. La terza parte dell’articolo presenta l’evoluzione della didattica delle scienze naturali – della botanica in particolare – attraverso l’analisi dei quaderni di alcuni scolari della Stazione biologica per giovani naturalisti “K.A. Timiriazev”. Questa stazione era un centro creato nel 1918 dal famoso biologo Boris V. Vsesviatskij per insegnare ai bambini ad osservare la natura e gli animali attraverso un metodo scientifico. I quaderni dei bambini e i commenti degli insegnanti mostrano un processo simile a quello visibile nell’interpretazione della letteratura e cioè una progressiva revisione della biologia in funzione dell’ideologia comunista che sfociò – dopo la metà degli anni Trenta – nella pseudo-scienza nota come lyssenkismo.

I quaderni di scuola e la didattica della lingua, della letteratura e delle scienze naturali in Russia e in Unione Sovietica (1860-1940)

CAROLI, DORENA
2010-01-01

Abstract

Questo articolo si propone di analizzare – attraverso una metodologia interdisciplinare – alcune raccolte di quaderni russi e sovietici al fine di studiare la storia del sistema scolastico e della cultura educativa (russa e sovietica) dal punto di vista delle discipline scolastiche. La prima parte dell’articolo studia alcuni aspetti materiali dei quaderni di scuola russi (la forma, la produzione e la distribuzione) che sono diventati – dall’inizio del Ventesimo secolo – l’oggetto di molti dibattiti fra i pedagogisti e gli igienisti. Dopo la Rivoluzione d’ottobre, il nuovo governo sovietico rivolse la sua attenzione maggiormente alla produzione centralizzata dei quaderni di scuola e cercò perfino di pianificare la loro distribuzione. La seconda parte dell’articolo tratta dell’evoluzione della didattica della lingua e della letteratura russa, analizzando i quaderni di scuola di due famosi scolari di Tolstoj (1861) e di altri bambini delle scuole zariste di Kiev, Chernigov e Tula (1910-16). In confronto a questi, i componimenti di letteratura russa – redatti dagli eroi Aleksandr e Zoia Kosmodemianskie (vittime della Seconda guerra mondiale) negli anni Trenta – mostrano un profondo cambiamento nella didattica e nell’interpretazione della letteratura russa rivelando addirittura come l’interpretazione marxista abbia progressivamente permeato tutti i saperi disciplinari delle scienze umane. La terza parte dell’articolo presenta l’evoluzione della didattica delle scienze naturali – della botanica in particolare – attraverso l’analisi dei quaderni di alcuni scolari della Stazione biologica per giovani naturalisti “K.A. Timiriazev”. Questa stazione era un centro creato nel 1918 dal famoso biologo Boris V. Vsesviatskij per insegnare ai bambini ad osservare la natura e gli animali attraverso un metodo scientifico. I quaderni dei bambini e i commenti degli insegnanti mostrano un processo simile a quello visibile nell’interpretazione della letteratura e cioè una progressiva revisione della biologia in funzione dell’ideologia comunista che sfociò – dopo la metà degli anni Trenta – nella pseudo-scienza nota come lyssenkismo.
2010
9788859607243
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Volumequaderni_1049-1084

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