Abstract : Antichi e moderni. L’elaborazione del passato, Pisa 2005. Il volume raccoglie alcuni capitoli che sono il frutto di uno studio degli ultimi dieci anni e che ruotano attorno al tema del confronto problematico con la cultura del passato e con la tradizione – la querelle – che ogni epoca di rapidi mutamenti culturali ha conosciuto. Si comincia con la posizione antagonista di Platone e Aristotele nei confronti della tragedia greca e con due nuove letture che ripropongono il rapporto di Plotino con l’idea del bello e di tempo nei pensatori che lo hanno preceduto. Su Plotino si trova anche un saggio sulla sua teoria della provvidenza e sul modo in cui Bergson può essere rapportato a Plotino sul tema della semplicità e della differenza. Il libro si conclude con tre rivisitazioni moderne del passato da parte di Ernst Cassirer, sui miti platonici, di Thomas Mann, sull’episodio biblico di Giuseppe e i suoi fratelli, e su Thomas S. Eliot, a proposito della sua teoria della tragedia e del dramma Assassinio nella cattedrale. Sono approdata a queste ricerche seguendo le tracce di una riflessione sulla storia della cultura e le sue discontinuità, che ha per sfondo i miei studi passati su Aby Warburg e Erwin Panofsky, e anche per il mio interesse verso la nozione del tragico nei secoli e verso il pensiero tardo-antico ripensato nella modernità. La novità di questo confronto trasversale fra epoche e pensatori o poeti diversi sta nel riscontro con il passato che ognuno di essi elabora nel momento in cui dà forma a un pensiero, un linguaggio e un mondo culturale a lui proprio ed emblematico per il suo tempo.

Antichi e moderni. L'elaborazione del passato

FERRETTI, Silvia
2005-01-01

Abstract

Abstract : Antichi e moderni. L’elaborazione del passato, Pisa 2005. Il volume raccoglie alcuni capitoli che sono il frutto di uno studio degli ultimi dieci anni e che ruotano attorno al tema del confronto problematico con la cultura del passato e con la tradizione – la querelle – che ogni epoca di rapidi mutamenti culturali ha conosciuto. Si comincia con la posizione antagonista di Platone e Aristotele nei confronti della tragedia greca e con due nuove letture che ripropongono il rapporto di Plotino con l’idea del bello e di tempo nei pensatori che lo hanno preceduto. Su Plotino si trova anche un saggio sulla sua teoria della provvidenza e sul modo in cui Bergson può essere rapportato a Plotino sul tema della semplicità e della differenza. Il libro si conclude con tre rivisitazioni moderne del passato da parte di Ernst Cassirer, sui miti platonici, di Thomas Mann, sull’episodio biblico di Giuseppe e i suoi fratelli, e su Thomas S. Eliot, a proposito della sua teoria della tragedia e del dramma Assassinio nella cattedrale. Sono approdata a queste ricerche seguendo le tracce di una riflessione sulla storia della cultura e le sue discontinuità, che ha per sfondo i miei studi passati su Aby Warburg e Erwin Panofsky, e anche per il mio interesse verso la nozione del tragico nei secoli e verso il pensiero tardo-antico ripensato nella modernità. La novità di questo confronto trasversale fra epoche e pensatori o poeti diversi sta nel riscontro con il passato che ognuno di essi elabora nel momento in cui dà forma a un pensiero, un linguaggio e un mondo culturale a lui proprio ed emblematico per il suo tempo.
2005
9788846714039
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