Questo lavoro monografico è una sintesi interpretativa dedicata a William James (1842-1910), singolare figura di pensatore nel panorama culturale nordamericano, e alla ricostruzione degli elementi essenziali di una sua «filosofia dell’educazione». La discussione dei nodi problematici del «credo pedagogico» di William James si lega a una esposizione dei cardini della sua filosofia che si possono riassumere nei due momenti fondamentali della sua «filosofia dell’evoluzione» e della sua «psicologia», evidenziando le esplorazioni che da questo ambito di riferimento si estendono verso i campi dell’esperienza religiosa, dell’etica e della formazione. Nei distinti approcci a tali esperienze si ritrova lo spirito unitario che le caratterizza, quella specifica curvatura pragmatista che unisce e distingue James dal suo terreno americano d’inerenza, in quanto il suo pragmatismo tenta di far coesistere empirismo e idealismo, interesse concreto e impulso etico. Questo plesso di problemi trova senso pieno nell’orizzonte problematico rappresentato dalla loro concreta applicazione allo studio della formazione e condotta dell’uomo, della sua identità e continuità tra passato e futuro, della sua posizione all’interno di un universo aperto e pluralistico. La pedagogia, nell’analisi di James, non è pensata come scienza separata poiché mostra come il soggetto pratico-percettivo «forma» il suo mondo circostante, e con ciò se stesso, investendolo e compenetrandolo di significati e valori. In tal modo essa non è tanto una scienza che regola dall’esterno la prassi comportamentale dell’uomo, ma ne rivela il senso immanente, l’unità intenzionale in atto nei suoi molteplici modi di essere e di agire.

Passione, azione e ragione. Il "credo" pedagogico di William James

STARA, FLAVIA
2004-01-01

Abstract

Questo lavoro monografico è una sintesi interpretativa dedicata a William James (1842-1910), singolare figura di pensatore nel panorama culturale nordamericano, e alla ricostruzione degli elementi essenziali di una sua «filosofia dell’educazione». La discussione dei nodi problematici del «credo pedagogico» di William James si lega a una esposizione dei cardini della sua filosofia che si possono riassumere nei due momenti fondamentali della sua «filosofia dell’evoluzione» e della sua «psicologia», evidenziando le esplorazioni che da questo ambito di riferimento si estendono verso i campi dell’esperienza religiosa, dell’etica e della formazione. Nei distinti approcci a tali esperienze si ritrova lo spirito unitario che le caratterizza, quella specifica curvatura pragmatista che unisce e distingue James dal suo terreno americano d’inerenza, in quanto il suo pragmatismo tenta di far coesistere empirismo e idealismo, interesse concreto e impulso etico. Questo plesso di problemi trova senso pieno nell’orizzonte problematico rappresentato dalla loro concreta applicazione allo studio della formazione e condotta dell’uomo, della sua identità e continuità tra passato e futuro, della sua posizione all’interno di un universo aperto e pluralistico. La pedagogia, nell’analisi di James, non è pensata come scienza separata poiché mostra come il soggetto pratico-percettivo «forma» il suo mondo circostante, e con ciò se stesso, investendolo e compenetrandolo di significati e valori. In tal modo essa non è tanto una scienza che regola dall’esterno la prassi comportamentale dell’uomo, ma ne rivela il senso immanente, l’unità intenzionale in atto nei suoi molteplici modi di essere e di agire.
2004
9788883587382
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