La progettazione si è modificata nel corso degli anni, passando dall’applicazione di schemi predefiniti alla costruzione di modelli situati, frutto di un "dialogo" fra progettista e contesto. Nella prima parte del volume, in base alla Design Theory, vengono analizzati i modelli simbolici e il loro ruolo nel descrivere l’attività di progettazione. Si illustrano, poi, diversi metodi per progettare e si mostra come tale attività sia evoluta verso modalità di lavoro multiprospettiche e multilivello. Nella seconda parte, relativa al mondo dell’educazione, si motiva perché, superati i modelli della razionalità tecnica, occorra ripensare i processi della progettazione didattica. Dopo aver esplorato alcune proposte presenti in letteratura nell’ambito della progettazione dagli anni settanta ad oggi (parte prima ad opera di Elio Toppano), si propone il modello F-V-P, che coniuga le tre prospettive della pedagogia, della didattica e della tecnologia dell’educazione (seconda parte ad opera di Pier Giuseppe Rossi). Il progetto diviene un boundary object che connette il sapere dell’insegnante e il contesto formativo, e dialoga con l’evento didattico. Il testo evidenzia la ricorsività nel percorso di progettazione, evitando le derive lineari e riduzioniste. Finalità, obiettivi, variabili e percorso sono momenti di un processo per arrivare a prodotti non definitivi su cui il docente riflette per comprenderne la sostenibilità grazie a processi di simulazione. Se emerge una non coerenza o una non sostenibilità, il processo riinizia rimettendo in discussione sia il percorso, sia le finalità e gli obiettivi. La progettazione poi non finisce quando inizia la pratica didattica, ma diviene lo sfondo con le azioni didattiche si confrontano. Si chiude poi con la documentazione e con la riflessione post, grazie a cui la progettazione arricchisce la professionalità docente.

Progettare nella società della conoscenza

ROSSI, Pier Giuseppe;
2009-01-01

Abstract

La progettazione si è modificata nel corso degli anni, passando dall’applicazione di schemi predefiniti alla costruzione di modelli situati, frutto di un "dialogo" fra progettista e contesto. Nella prima parte del volume, in base alla Design Theory, vengono analizzati i modelli simbolici e il loro ruolo nel descrivere l’attività di progettazione. Si illustrano, poi, diversi metodi per progettare e si mostra come tale attività sia evoluta verso modalità di lavoro multiprospettiche e multilivello. Nella seconda parte, relativa al mondo dell’educazione, si motiva perché, superati i modelli della razionalità tecnica, occorra ripensare i processi della progettazione didattica. Dopo aver esplorato alcune proposte presenti in letteratura nell’ambito della progettazione dagli anni settanta ad oggi (parte prima ad opera di Elio Toppano), si propone il modello F-V-P, che coniuga le tre prospettive della pedagogia, della didattica e della tecnologia dell’educazione (seconda parte ad opera di Pier Giuseppe Rossi). Il progetto diviene un boundary object che connette il sapere dell’insegnante e il contesto formativo, e dialoga con l’evento didattico. Il testo evidenzia la ricorsività nel percorso di progettazione, evitando le derive lineari e riduzioniste. Finalità, obiettivi, variabili e percorso sono momenti di un processo per arrivare a prodotti non definitivi su cui il docente riflette per comprenderne la sostenibilità grazie a processi di simulazione. Se emerge una non coerenza o una non sostenibilità, il processo riinizia rimettendo in discussione sia il percorso, sia le finalità e gli obiettivi. La progettazione poi non finisce quando inizia la pratica didattica, ma diviene lo sfondo con le azioni didattiche si confrontano. Si chiude poi con la documentazione e con la riflessione post, grazie a cui la progettazione arricchisce la professionalità docente.
2009
9788843050185
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