Si tratta di un approccio analitico alla filosofia dei Padri greci; il testo espone le tesi presentate alla Oxford Patristic Conference 2007, tenutasi dal 6 all'11 agosto 2007. La nozione di persona è controversa. V’è chi la ritiene un predicato, come p. es., avviene in filosofia morale, ma v’è spesso chi non si chiede affatto quali impegni ontologici contragga il parlante che proferisce o riceve enunciati circa le persone. Esistono cose come le persone? Che posto hanno nella forma logica dell'enunciato? Sono cosa diversa rispetto agli individui o alle cose? Intuitivamente si direbbe di sì. Robert Spaemann, p. es., ha scritto che la persona è qualcuno, mentra gli oggetti sono qualcosa; da parte sua, Quine ha asserito che il trattamento logico di 'persona' non può essere diverso da quello riservato agli oggetti che soddisfano un predicato. Questo darebbe di ogni persona il valore di una variabile (quantificata). In ogni caso, come evitare che l’essere persona slitti versi una "drammatizzazione" (D. Marconi) della verità degli enunciati sulle persone? O, per converso, che si riduca a un qualsiasi Gegenstand nella forma logica di certi enunciati? I Padri Cappadoci si posero il problema: da un lato, essi non potevano ammettere “persona” come concetto, poiché questo avrebbe trivializzato la nozione di Dio uno; dall’altro, non potevano trattare il termine persona come un mero termine singolare, poiché ciò avrebbe comportato una in distinzione fra le tre persone divine. Per tentare di illuminare il dilemma logico, Basilio e Gregorio di Nissa distinsero tra termini generali che “deittano” la sostanza e termini di relazione, che rimangono termini singolari e richiedono una predicazione plurale. In questo articolo ho posto le basi per una dimostrazione della natura non concettuale della parola persona all’interno dell’ enunciato trinitario basico.

Analytic philosophy of language and revelation of person. Some remarks on Gregory of Nyssa.

LA MATINA, Vincenzo Marcello
2010-01-01

Abstract

Si tratta di un approccio analitico alla filosofia dei Padri greci; il testo espone le tesi presentate alla Oxford Patristic Conference 2007, tenutasi dal 6 all'11 agosto 2007. La nozione di persona è controversa. V’è chi la ritiene un predicato, come p. es., avviene in filosofia morale, ma v’è spesso chi non si chiede affatto quali impegni ontologici contragga il parlante che proferisce o riceve enunciati circa le persone. Esistono cose come le persone? Che posto hanno nella forma logica dell'enunciato? Sono cosa diversa rispetto agli individui o alle cose? Intuitivamente si direbbe di sì. Robert Spaemann, p. es., ha scritto che la persona è qualcuno, mentra gli oggetti sono qualcosa; da parte sua, Quine ha asserito che il trattamento logico di 'persona' non può essere diverso da quello riservato agli oggetti che soddisfano un predicato. Questo darebbe di ogni persona il valore di una variabile (quantificata). In ogni caso, come evitare che l’essere persona slitti versi una "drammatizzazione" (D. Marconi) della verità degli enunciati sulle persone? O, per converso, che si riduca a un qualsiasi Gegenstand nella forma logica di certi enunciati? I Padri Cappadoci si posero il problema: da un lato, essi non potevano ammettere “persona” come concetto, poiché questo avrebbe trivializzato la nozione di Dio uno; dall’altro, non potevano trattare il termine persona come un mero termine singolare, poiché ciò avrebbe comportato una in distinzione fra le tre persone divine. Per tentare di illuminare il dilemma logico, Basilio e Gregorio di Nissa distinsero tra termini generali che “deittano” la sostanza e termini di relazione, che rimangono termini singolari e richiedono una predicazione plurale. In questo articolo ho posto le basi per una dimostrazione della natura non concettuale della parola persona all’interno dell’ enunciato trinitario basico.
2010
9789042918832
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
La Matina - Oxford 2007.pdf

accesso aperto

Tipologia: Documento in post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 3.17 MB
Formato Adobe PDF
3.17 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/41422
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact