Dono e amore, piuttosto che un percorso “nella” fenomenologia di Marion, si intrecciano nel suo procedere, ne tessono la trama, ne scavano il sentiero (odos, ossia il percorso ma anche il metodo, il modo di agire e fare). Sono, in definitiva, un percorso della (piuttosto che nella) fenomenologia di Marion, fenomenologia che ha ri-pensato il fecondo lascito che, a partire dal 1900, anno della pubblicazione delle Ricerche logiche di E. Husserl, è stato confidato alla filosofia come una sorta di eredità spirituale ancora inquieta e in cerca del proprio inveramento. Perciò il confronto serrato con i testi di Husserl non è mai tralasciato da Marion, confronto che non manca neppure ne Le phénomène érotique, dove, sebbene non vi siano richiami e riferimenti espliciti al fondatore della fenomenologia e sebbene l’autore parli in prima persona (così come esige il verbo “amare” e, dunque, l’amore di cui nel libro “si tratta”), è discusso e lavorato un tema che ha lungamente occupato Husserl nei suoi manoscritti e lezioni: si tratta dell’altro, del tema dell’alterità, dal quale, per entrare in medias res, il saggio parte per sviluppare un percorso di rilettura dell'opera di Marion.

Dono e amore. Un percorso della fenomenologia della donazione di J.-L. Marion

CANULLO, Carla
2003-01-01

Abstract

Dono e amore, piuttosto che un percorso “nella” fenomenologia di Marion, si intrecciano nel suo procedere, ne tessono la trama, ne scavano il sentiero (odos, ossia il percorso ma anche il metodo, il modo di agire e fare). Sono, in definitiva, un percorso della (piuttosto che nella) fenomenologia di Marion, fenomenologia che ha ri-pensato il fecondo lascito che, a partire dal 1900, anno della pubblicazione delle Ricerche logiche di E. Husserl, è stato confidato alla filosofia come una sorta di eredità spirituale ancora inquieta e in cerca del proprio inveramento. Perciò il confronto serrato con i testi di Husserl non è mai tralasciato da Marion, confronto che non manca neppure ne Le phénomène érotique, dove, sebbene non vi siano richiami e riferimenti espliciti al fondatore della fenomenologia e sebbene l’autore parli in prima persona (così come esige il verbo “amare” e, dunque, l’amore di cui nel libro “si tratta”), è discusso e lavorato un tema che ha lungamente occupato Husserl nei suoi manoscritti e lezioni: si tratta dell’altro, del tema dell’alterità, dal quale, per entrare in medias res, il saggio parte per sviluppare un percorso di rilettura dell'opera di Marion.
2003
Fermo: Istituto teologico marchigiano
Nazionale
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