L’attuazione delle strategie globali delle imprese transnazionali richiede un’approfondita valutazione delle problematiche di gestione internazionale delle risorse umane. Tuttavia, la condivisione delle politiche di gestione del personale da parte delle società periferiche viene influenzata da vari fattori, tra cui la capacità del vertice di trasmettere la corporate culture in altri contesti e la capacità dell’unità di far proprie le conoscenze ricevute. Sebbene numerosi studi abbiano evidenziato l’importanza degli international assignments, sembra esistere una discrepanza tra la scelta delle imprese transnazionali di internazionalizzare i propri manager e le effettive politiche di gestione del personale attuate, sia nella scelta degli expatriates, sia nel grado di supporto dato loro durante l’esperienza internazionale. Diverse indagini empiriche mostrano che è opportuno per l’impresa valutare i manager non solo in base alle individuali capacità professionali, ma anche in relazione alle aspettative, alle motivazioni e al grado di sensibilità delle singole persone nell’interpretare le differenze culturali ed etiche. Il rispetto di questi fattori nella scelta degli expatriates potrà favorire il processo di adattamento di questi e rendere efficace l’esperienza internazionale, contribuendo in questo modo alla performance della strategia globale.

Problematiche relative alla scelta dei manager expatriates nelle imprese transnazionali

SILVESTRELLI, PATRIZIA
2003-01-01

Abstract

L’attuazione delle strategie globali delle imprese transnazionali richiede un’approfondita valutazione delle problematiche di gestione internazionale delle risorse umane. Tuttavia, la condivisione delle politiche di gestione del personale da parte delle società periferiche viene influenzata da vari fattori, tra cui la capacità del vertice di trasmettere la corporate culture in altri contesti e la capacità dell’unità di far proprie le conoscenze ricevute. Sebbene numerosi studi abbiano evidenziato l’importanza degli international assignments, sembra esistere una discrepanza tra la scelta delle imprese transnazionali di internazionalizzare i propri manager e le effettive politiche di gestione del personale attuate, sia nella scelta degli expatriates, sia nel grado di supporto dato loro durante l’esperienza internazionale. Diverse indagini empiriche mostrano che è opportuno per l’impresa valutare i manager non solo in base alle individuali capacità professionali, ma anche in relazione alle aspettative, alle motivazioni e al grado di sensibilità delle singole persone nell’interpretare le differenze culturali ed etiche. Il rispetto di questi fattori nella scelta degli expatriates potrà favorire il processo di adattamento di questi e rendere efficace l’esperienza internazionale, contribuendo in questo modo alla performance della strategia globale.
2003
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