Il presente contributo si occupa della definizione di possibili strategie di valorizzazione del patrimonio culturale di interesse locale – musealizzato e non –, concentrandosi sulla progettazione di nuovi concept di prodotto nella prospettiva del marketing esperienziale, e sulla conseguente individuazione delle modalità di comunicazione più idonee alla tipologia di prodotto offerto. Nello specifico, si focalizza l’attenzione sull’organizzazione tematica dell’offerta culturale, museale e diffusa, con particolare riferimento alle differenze tra musei e parchi tematici. Dopo aver tracciato le linee guida per la definizione di tematismi culturali che non banalizzino né corrodano la molteplice gamma del valore di un territorio, si cerca di mostrarne l’efficacia nei processi di naming, oltre che nella definizione di politiche di prodotto rispondenti ad una domanda di turismo culturale experience-based. Il paradigma qui proposto, fondato sulla corrispondenza stock-prodotto-comunicazione, godrebbe di notevoli vantaggi competitivi in termini di distintività, comprensibilità ed esperienzialità, incontrando altresì il bisogno di autenticità espresso dai nuovi pubblici. Nell’ottica del marketing esperienziale particolare attenzione viene infine riservata alla funzione del museo-piazza come experience provider.

Strategie di branding del cultural heritage nella prospettiva esperienziale

CERQUETTI, MARA
2010-01-01

Abstract

Il presente contributo si occupa della definizione di possibili strategie di valorizzazione del patrimonio culturale di interesse locale – musealizzato e non –, concentrandosi sulla progettazione di nuovi concept di prodotto nella prospettiva del marketing esperienziale, e sulla conseguente individuazione delle modalità di comunicazione più idonee alla tipologia di prodotto offerto. Nello specifico, si focalizza l’attenzione sull’organizzazione tematica dell’offerta culturale, museale e diffusa, con particolare riferimento alle differenze tra musei e parchi tematici. Dopo aver tracciato le linee guida per la definizione di tematismi culturali che non banalizzino né corrodano la molteplice gamma del valore di un territorio, si cerca di mostrarne l’efficacia nei processi di naming, oltre che nella definizione di politiche di prodotto rispondenti ad una domanda di turismo culturale experience-based. Il paradigma qui proposto, fondato sulla corrispondenza stock-prodotto-comunicazione, godrebbe di notevoli vantaggi competitivi in termini di distintività, comprensibilità ed esperienzialità, incontrando altresì il bisogno di autenticità espresso dai nuovi pubblici. Nell’ottica del marketing esperienziale particolare attenzione viene infine riservata alla funzione del museo-piazza come experience provider.
2010
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