Molti sono i motivi che sostengono la scelta di fare uno studio storico sui Berardi. Anzitutto la presenza degli esponenti di questa famiglia nel territorio marchigiano è continua e dislocata in diversi centri della regione. La ricerca, inoltre, è contraddistinta dalla forte abbondanza di documenti, sia laici (imperiali, comunali e notarili) che ecclesiastici. Molte sono le pergamene attestanti le enfiteusi di ampi possessi fondiari concessi dagli Arcivescovi di Ravenna tra il IX e il X secolo, i documenti del monastero benedettino di Farfa, dell’area sabina e più tardi le carte dell’eremo di Fonte Avellana, della diocesi di Senigallia e pievi locali, o dell’istituto creato con generosità in età moderna per aiutare e formare le giovani ragazze maceratesi prive di sicurezza economica. Questa documentazione attesta la lunga attività dei Berardi, sin dal loro primo apparire, sempre molto vicini ad istituzioni ecclesiastiche di notevole livello etico, culturale, economico, ma anche a clero e chiese più vicine: il vescovo della città e le pievi castrensi e rurali.

I BERARDI

ARCHETTI, Elisabetta
2008-01-01

Abstract

Molti sono i motivi che sostengono la scelta di fare uno studio storico sui Berardi. Anzitutto la presenza degli esponenti di questa famiglia nel territorio marchigiano è continua e dislocata in diversi centri della regione. La ricerca, inoltre, è contraddistinta dalla forte abbondanza di documenti, sia laici (imperiali, comunali e notarili) che ecclesiastici. Molte sono le pergamene attestanti le enfiteusi di ampi possessi fondiari concessi dagli Arcivescovi di Ravenna tra il IX e il X secolo, i documenti del monastero benedettino di Farfa, dell’area sabina e più tardi le carte dell’eremo di Fonte Avellana, della diocesi di Senigallia e pievi locali, o dell’istituto creato con generosità in età moderna per aiutare e formare le giovani ragazze maceratesi prive di sicurezza economica. Questa documentazione attesta la lunga attività dei Berardi, sin dal loro primo apparire, sempre molto vicini ad istituzioni ecclesiastiche di notevole livello etico, culturale, economico, ma anche a clero e chiese più vicine: il vescovo della città e le pievi castrensi e rurali.
2008
Nazionale
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