Se l'abitare umano del futuro si modella intorno alla capacità di cominciare, la sua tessitura relazionale emerge dalla semantica dell'intraprendere. Legato all'idea del cominciare creativo e creatore, l'intraprendere catalizza l'interesse delle scienze filosofiche, politiche, economiche e sociali. Esso è capace di tenere insieme individuo e comunità, bisogni e desideri, tradizione e innovazione, società e istituzioni. Il tempo dell'intraprendere, come capacità di agire costruendo, lascia intravedere la pienezza di un tempo condiviso, la possibilità di una seconda nascita alle relazioni, capace di leggere in controluce l'improbabile, trasformandolo nel possibile e nel realizzabile. L'intraprendere trasfigura l'agire calcolante rendendolo agire autenticamente economico, chiede alle istituzioni la visionarietà di un contesto che ne agevoli la diffusione, impone un ripensamento del senso del tempo, dell'attesa e del desiderio, rilegge la generatività come cifra di un'antropologia della progettualità che sa aspettare e, al contempo, operare.

Tempo di intraprendere

S. Pierosara
2019-01-01

Abstract

Se l'abitare umano del futuro si modella intorno alla capacità di cominciare, la sua tessitura relazionale emerge dalla semantica dell'intraprendere. Legato all'idea del cominciare creativo e creatore, l'intraprendere catalizza l'interesse delle scienze filosofiche, politiche, economiche e sociali. Esso è capace di tenere insieme individuo e comunità, bisogni e desideri, tradizione e innovazione, società e istituzioni. Il tempo dell'intraprendere, come capacità di agire costruendo, lascia intravedere la pienezza di un tempo condiviso, la possibilità di una seconda nascita alle relazioni, capace di leggere in controluce l'improbabile, trasformandolo nel possibile e nel realizzabile. L'intraprendere trasfigura l'agire calcolante rendendolo agire autenticamente economico, chiede alle istituzioni la visionarietà di un contesto che ne agevoli la diffusione, impone un ripensamento del senso del tempo, dell'attesa e del desiderio, rilegge la generatività come cifra di un'antropologia della progettualità che sa aspettare e, al contempo, operare.
2019
978-88-917-7884-0
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