This paper, starting from the categories of lieux de mémoire and place memory developed respectively by Pierre Nora and Paul Connerton, is aimed at determining what constitute «sites of school memory» and the dynamics that govern them. Five kinds of «sites of school memory» have been identified, namely, in order: school museums; schoolhouse museums and schoolroom museums; historic schools; «forgotten schools», i.e. schools which have fallen into ruin; those that we have previously defined as «sacred places of education», namely those places (usually schools) that constitute the spatial incubators of innovative educational experiences so as to be considered unique and be counted as such in the annals of the national education system. This paper presents the main characteristics of these different types, highlighting linearities and asymmetries, and tracks an interpretive framework that documents the highly localistic character of school memory, albeit with some distinctions.

Il presente contributo – partendo dalle categorie di lieux de mémoire e place memory elaborati rispettivamente da Pierre Nora e Paul Connerton – intende determinare in cosa consistano i «luoghi della memoria scolastica» e quali siano le dinamiche che li governano. Sono state individuate cinque varietà di «luoghi della memoria scolastica», ovvero, nell’ordine: i musei della scuola; le scuole-museo e le aule-museo; le scuole storiche; le «scuole dimenticate», ovvero le scuole cadute in rovina; quelli che abbiamo preliminarmente definito i «sancta sanctorum della scuola italiana», ovvero quei luoghi (in genere per l’appunto scuole) che hanno costituito gli incubatori spaziali di esperienze educative tanto innovative da potersi considerare uniche ed essere annoverate come tali negli annali della pubblica istruzione nazionale. Il contributo presenta le principali caratteristiche di queste diverse tipologie, evidenziandone linearità e asimmetrie, e traccia un quadro interpretativo che – seppur con alcuni distinguo – documenta la dimensione eminentemente localistica della memoria scolastica. Questo contributo è stato pubblicato nel numero monografico «Memories and Public Celebrations of Education in Contemporary Times» (HECL, XIV/1, 2019), curato da Juri Meda, Luigiaurelio Pomante e Marta Brunelli.

The «Sites of School Memory» in Italy between memory and oblivion. A first approach

meda, juri
2019-01-01

Abstract

This paper, starting from the categories of lieux de mémoire and place memory developed respectively by Pierre Nora and Paul Connerton, is aimed at determining what constitute «sites of school memory» and the dynamics that govern them. Five kinds of «sites of school memory» have been identified, namely, in order: school museums; schoolhouse museums and schoolroom museums; historic schools; «forgotten schools», i.e. schools which have fallen into ruin; those that we have previously defined as «sacred places of education», namely those places (usually schools) that constitute the spatial incubators of innovative educational experiences so as to be considered unique and be counted as such in the annals of the national education system. This paper presents the main characteristics of these different types, highlighting linearities and asymmetries, and tracks an interpretive framework that documents the highly localistic character of school memory, albeit with some distinctions.
2019
EUM
Il presente contributo – partendo dalle categorie di lieux de mémoire e place memory elaborati rispettivamente da Pierre Nora e Paul Connerton – intende determinare in cosa consistano i «luoghi della memoria scolastica» e quali siano le dinamiche che li governano. Sono state individuate cinque varietà di «luoghi della memoria scolastica», ovvero, nell’ordine: i musei della scuola; le scuole-museo e le aule-museo; le scuole storiche; le «scuole dimenticate», ovvero le scuole cadute in rovina; quelli che abbiamo preliminarmente definito i «sancta sanctorum della scuola italiana», ovvero quei luoghi (in genere per l’appunto scuole) che hanno costituito gli incubatori spaziali di esperienze educative tanto innovative da potersi considerare uniche ed essere annoverate come tali negli annali della pubblica istruzione nazionale. Il contributo presenta le principali caratteristiche di queste diverse tipologie, evidenziandone linearità e asimmetrie, e traccia un quadro interpretativo che – seppur con alcuni distinguo – documenta la dimensione eminentemente localistica della memoria scolastica. Questo contributo è stato pubblicato nel numero monografico «Memories and Public Celebrations of Education in Contemporary Times» (HECL, XIV/1, 2019), curato da Juri Meda, Luigiaurelio Pomante e Marta Brunelli.
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