Ognuna delle versioni di Lili Marlene nelle quasi cinquanta lingue in cui è stata tradotta testimonia la progressiva appropriazione della canzone da parte della cultura popolare. Ma sono soprattutto le parodie che dimostrano la vera mutazione da canzone di successo in ballata popolare. L’umanità in guerra scopriva di essere stata divisa da indottrinamenti propagandistici che promettevano un futuro migliore, del tutto smentito dall’esperienza quotidiana della trincea. La dimensione mondiale dei teatri bellici è troppo grande per un solo soldato, che desidera solo ritornare e riposare in cerca di pace tra le braccia della sua Lili Marlene. La Geopolitik risultò presto un’etichetta infamante per l’ideologia nazista, nonostante l’indottrina- mento di massa serrato e razzista, condotto prima e durante il conflitto da Goebbels sia verso il fronte occidentale, popolato da ricchi debosciati, ubriachi e grassi, sia verso quello orientale, dove ebrei e bolscevichi sarebbero stati spazzati via facilmente perché esseri subumani, intellettualmente, militarmente e geneticamente inferiori. Una canzone può essere molto più forte di un ministro della propaganda, specialmente se oltre al sostegno di una diva come Marlene Dietrich, nata a Berlino ma cittadina americana, dietro a testo e musica si adombrano i sentimenti di milioni di persone in cerca di libertà e giustizia invece che di libertà e vittoria, i semplici concetti che Hitler raccomandava di ripetere ossessivamente.

Lili Marlene: una canzone rubata al nemico divenuta ballata popolare contro la guerra

CORINTO G. L.
In corso di stampa

Abstract

Ognuna delle versioni di Lili Marlene nelle quasi cinquanta lingue in cui è stata tradotta testimonia la progressiva appropriazione della canzone da parte della cultura popolare. Ma sono soprattutto le parodie che dimostrano la vera mutazione da canzone di successo in ballata popolare. L’umanità in guerra scopriva di essere stata divisa da indottrinamenti propagandistici che promettevano un futuro migliore, del tutto smentito dall’esperienza quotidiana della trincea. La dimensione mondiale dei teatri bellici è troppo grande per un solo soldato, che desidera solo ritornare e riposare in cerca di pace tra le braccia della sua Lili Marlene. La Geopolitik risultò presto un’etichetta infamante per l’ideologia nazista, nonostante l’indottrina- mento di massa serrato e razzista, condotto prima e durante il conflitto da Goebbels sia verso il fronte occidentale, popolato da ricchi debosciati, ubriachi e grassi, sia verso quello orientale, dove ebrei e bolscevichi sarebbero stati spazzati via facilmente perché esseri subumani, intellettualmente, militarmente e geneticamente inferiori. Una canzone può essere molto più forte di un ministro della propaganda, specialmente se oltre al sostegno di una diva come Marlene Dietrich, nata a Berlino ma cittadina americana, dietro a testo e musica si adombrano i sentimenti di milioni di persone in cerca di libertà e giustizia invece che di libertà e vittoria, i semplici concetti che Hitler raccomandava di ripetere ossessivamente.
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