Nell’ambito dei mercati finanziari, se si considera in particolare la contrattualistica sviluppata dagli intermediari nei rapporti con la propria clientela, ci si avvede subito che l’uso delle parole rappresenta uno strumento per la comunicazione, anche di concetti complessi, relativo ad oggetti di investimento eventualmente suscettibili pure di negoziazione. Più che in altri contesti, qui la parola assume la valenza di veicolo d’informazione destinato a utenti molto differenti, siano essi sul versante degli intermediari finanziari e degli emittenti, che su quello delle varie tipologie degli investitori. Occorre precisare che la valenza delle parole sembra acquisire una differente pregnanza allorquando si riscontra una ben diversa intensità precettiva a seconda che ci si riferisca ai vari soggetti del mercato. Dal momento che si può sostenere che i mercati vivono di comunicazione e dunque sono comunicazione, nel presente contributo ci limiteremo a tratteggiare alcune semplici intuizioni sugli aspetti che riteniamo soggettivamente più interessanti in funzione dei vari impieghi della parola tra i diversi ‘attori’ operanti sui mercati finanziari, analizzati anche alla luce degli importanti cambiamenti in atto nel corso di questi ultimi anni introdotti con la regolazione comunitaria.

Specificità delle parole e mercato finanziario. Spunti dalla nuova normativa europea sulla trasparenza del mercato e la tutela del cliente

andrea niutta
2018-01-01

Abstract

Nell’ambito dei mercati finanziari, se si considera in particolare la contrattualistica sviluppata dagli intermediari nei rapporti con la propria clientela, ci si avvede subito che l’uso delle parole rappresenta uno strumento per la comunicazione, anche di concetti complessi, relativo ad oggetti di investimento eventualmente suscettibili pure di negoziazione. Più che in altri contesti, qui la parola assume la valenza di veicolo d’informazione destinato a utenti molto differenti, siano essi sul versante degli intermediari finanziari e degli emittenti, che su quello delle varie tipologie degli investitori. Occorre precisare che la valenza delle parole sembra acquisire una differente pregnanza allorquando si riscontra una ben diversa intensità precettiva a seconda che ci si riferisca ai vari soggetti del mercato. Dal momento che si può sostenere che i mercati vivono di comunicazione e dunque sono comunicazione, nel presente contributo ci limiteremo a tratteggiare alcune semplici intuizioni sugli aspetti che riteniamo soggettivamente più interessanti in funzione dei vari impieghi della parola tra i diversi ‘attori’ operanti sui mercati finanziari, analizzati anche alla luce degli importanti cambiamenti in atto nel corso di questi ultimi anni introdotti con la regolazione comunitaria.
2018
978-88-921-1664-1
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