RIASSUNTO Rispetto all’evoluzione del lavoro e, dunque, alla formazione al lavoro e nel lavoro, l’epoca che stiamo vivendo presenta un’ambivalenza di fondo. Da una parte, assistiamo all’apertura nei confronti di traiettorie di educabilità che insistono sull’integralità delle facoltà personali e sulla esplicitazione delle risorse inter-umane. Dall’altra parte, il traguardo di queste traiettorie è adombrato da spettri riduttivistici animati dalla ratio egemonica dell’agire economico contemporaneo, la quale mira a subordinare l’intera attività umana alla propria processualità materiale, immateriale (finanziaria) e culturale, alla propria logica di ribaltamento dei mezzi-fini, alle proprie ideologie utilitaristiche, ai propri miti antropologici. La stessa idea dell’alternanza scuola-lavoro propugnata dall’ultima riforma non è aliena da critiche pedagogiche che rinviano ad una semantica produttivistica dell’istruzione, dettata dal predominio constatabile delle istanze economiche anche sulle politiche corrispondenti. Tuttavia, il presente contributo non si sofferma sul proprium dell’“alternanza”, oggetto del sottotitolo di questa sessione, ma sul ruolo che potrebbe svolgere il recupero educativo del lavoro a scuola tanto in vista dell’arricchimento delle opportunità formative dei giovani quanto in vista della costruzione di una cultura educativa del lavoro che possa ridimensionare l’impatto dell’economico, ivi compreso quello sull’intendimento strumentale dell’alternanza. Nel dettaglio, il contributo si focalizza sul “lavoro educativo” della scuola Serendipità di Osimo. ABSTRACT There’s a fundamental ambivalence regarding the recent evolution of work and therefore the job and on-the-job training. On the one hand, we witness the opening towards educability’s trajectories which play on the entirety of personal faculties and the expression of inter-human resources. On the other hand, the goal of these trajectories is overshadowed by reductionist spectra animated by the hegemonic rationality of contemporary economic action, which aims to subordinate the whole human activity to its material, immaterial and cultural processuality, its reversal logic of means-ends, utilitarian ideologies, anthropological myths. Even the work-related learning is not devoid of pedagogical criticism which refers to a productivistic meaning of education, dictated by the predominance of economic needs also on the corresponding policies. However, this contribution doesn’t dwell on the proprium of work-related learning – subject of this group’s subtitle – but on the role that the educational recovery of work at school could play in order both to the enrichment of educational opportunities for the young and the construction of an educational culture of work which can resize the economic impact, including the impact on the instrumental understanding of work-related learning. Specifically, the contribution focuses on the “educational work” of the Serendipity School in Osimo. ULTERIORI INFORMAZIONI: Il presente contributo è stato sottoposto a due "blind referees" in forma anonima. Atti del Convegno nazionale S.I.Ped. “Scuola, democrazia, educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà” – sessione parallela del gruppo di lavoro “Scuola e lavoro: nuovi modelli per l’alternanza”. Sede del Convegno: Lecce: Complesso sperimentale dell’Università del Salento e Hotel Tiziano. Data del Convegno: 27-29 ottobre 2016.

Prima dell'"alternanza": scuola e lavoro a Osimo

F. d'Aniello
2018-01-01

Abstract

RIASSUNTO Rispetto all’evoluzione del lavoro e, dunque, alla formazione al lavoro e nel lavoro, l’epoca che stiamo vivendo presenta un’ambivalenza di fondo. Da una parte, assistiamo all’apertura nei confronti di traiettorie di educabilità che insistono sull’integralità delle facoltà personali e sulla esplicitazione delle risorse inter-umane. Dall’altra parte, il traguardo di queste traiettorie è adombrato da spettri riduttivistici animati dalla ratio egemonica dell’agire economico contemporaneo, la quale mira a subordinare l’intera attività umana alla propria processualità materiale, immateriale (finanziaria) e culturale, alla propria logica di ribaltamento dei mezzi-fini, alle proprie ideologie utilitaristiche, ai propri miti antropologici. La stessa idea dell’alternanza scuola-lavoro propugnata dall’ultima riforma non è aliena da critiche pedagogiche che rinviano ad una semantica produttivistica dell’istruzione, dettata dal predominio constatabile delle istanze economiche anche sulle politiche corrispondenti. Tuttavia, il presente contributo non si sofferma sul proprium dell’“alternanza”, oggetto del sottotitolo di questa sessione, ma sul ruolo che potrebbe svolgere il recupero educativo del lavoro a scuola tanto in vista dell’arricchimento delle opportunità formative dei giovani quanto in vista della costruzione di una cultura educativa del lavoro che possa ridimensionare l’impatto dell’economico, ivi compreso quello sull’intendimento strumentale dell’alternanza. Nel dettaglio, il contributo si focalizza sul “lavoro educativo” della scuola Serendipità di Osimo. ABSTRACT There’s a fundamental ambivalence regarding the recent evolution of work and therefore the job and on-the-job training. On the one hand, we witness the opening towards educability’s trajectories which play on the entirety of personal faculties and the expression of inter-human resources. On the other hand, the goal of these trajectories is overshadowed by reductionist spectra animated by the hegemonic rationality of contemporary economic action, which aims to subordinate the whole human activity to its material, immaterial and cultural processuality, its reversal logic of means-ends, utilitarian ideologies, anthropological myths. Even the work-related learning is not devoid of pedagogical criticism which refers to a productivistic meaning of education, dictated by the predominance of economic needs also on the corresponding policies. However, this contribution doesn’t dwell on the proprium of work-related learning – subject of this group’s subtitle – but on the role that the educational recovery of work at school could play in order both to the enrichment of educational opportunities for the young and the construction of an educational culture of work which can resize the economic impact, including the impact on the instrumental understanding of work-related learning. Specifically, the contribution focuses on the “educational work” of the Serendipity School in Osimo. ULTERIORI INFORMAZIONI: Il presente contributo è stato sottoposto a due "blind referees" in forma anonima. Atti del Convegno nazionale S.I.Ped. “Scuola, democrazia, educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà” – sessione parallela del gruppo di lavoro “Scuola e lavoro: nuovi modelli per l’alternanza”. Sede del Convegno: Lecce: Complesso sperimentale dell’Università del Salento e Hotel Tiziano. Data del Convegno: 27-29 ottobre 2016.
2018
978-88-6760-547-7
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