L’A. svolge una ricostruzione logica, storica e sistematica dei principi generali dell’attività amministrativa che scaturiscono dall’art. 1 della legge sul procedimento amministrativo (l. n. 241/1990). A tal fine, introdotta la nozione di procedimento amministrativo, il contributo ricava e scompone analiticamente, dall’interpretazione della norma in esame, i principi riferibili all’attività amministrativa. Procedendo in ordine logico, viene sviscerato il principio di legalità, in previsione del quale l’attività amministrativa deve conformarsi alla legge, intesa in senso formale. L’attività amministrativa, infatti, viene concepita nell’ordinamento nazionale quale funzione generale, che si manifesta attraverso una varietà di atti e di provvedimenti e che viene esercitata nell’interesse altrui. Nel prosieguo, la trattazione dettaglia i principi nazionali ed europei i quali, da un lato, influenzano l’attività amministrativa, dall’altro, costituiscono fonti per corollari ed istituti che scandiscono il procedimento amministrativo. Sul fronte nazionale, viene data contezza, anche in funzione dell’evoluzione della dottrina e della giurisprudenza in materia, dei principi di funzionalità, di ragionevolezza, di buon andamento (e di imparzialità), di economicità, di efficacia, di pubblicità, di trasparenza. Venendo ai principi dell’ordinamento europeo, derivanti dall’art. 41 della Carta di Nizza e dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia, vengono analizzati, in particolare, i principi del diritto al contraddittorio, di proporzionalità, di legittimo affidamento e di precauzione. Esaurita la ricognizione dei principi dell’ordinamento vigente, l’A. si concentra sulla complessa interpretazione del comma 1-bis che assurge le norme di diritto privato a riferimento dell’attività non autoritativa della P.A., pur in assenza di una definizione normativa di autoritatività. Proseguendo la disamina dell’art. 1, oggetto di approfondimento è l’estensione dell’applicazione dei principi ai soggetti privati facenti funzioni di amministrazioni pubbliche, in ossequio alla progressiva affermazione dell’amministrazione come sistema integrato di soggetti pubblici. In ultima analisi, viene ponderato il divieto di aggravamento del procedimento il quale, sancisce, per l’amministrazione, tranne in casi eccezionali, l’affermazione del principio del procedimento minimo in luogo del principio inquisitorio di provvedere illimitatamente all’assunzione di tutti gli elementi rilevanti per la decisione.

Principi generali dell'attività amministrativa

DE LEONARDIS, FRANCESCO
2016-01-01

Abstract

L’A. svolge una ricostruzione logica, storica e sistematica dei principi generali dell’attività amministrativa che scaturiscono dall’art. 1 della legge sul procedimento amministrativo (l. n. 241/1990). A tal fine, introdotta la nozione di procedimento amministrativo, il contributo ricava e scompone analiticamente, dall’interpretazione della norma in esame, i principi riferibili all’attività amministrativa. Procedendo in ordine logico, viene sviscerato il principio di legalità, in previsione del quale l’attività amministrativa deve conformarsi alla legge, intesa in senso formale. L’attività amministrativa, infatti, viene concepita nell’ordinamento nazionale quale funzione generale, che si manifesta attraverso una varietà di atti e di provvedimenti e che viene esercitata nell’interesse altrui. Nel prosieguo, la trattazione dettaglia i principi nazionali ed europei i quali, da un lato, influenzano l’attività amministrativa, dall’altro, costituiscono fonti per corollari ed istituti che scandiscono il procedimento amministrativo. Sul fronte nazionale, viene data contezza, anche in funzione dell’evoluzione della dottrina e della giurisprudenza in materia, dei principi di funzionalità, di ragionevolezza, di buon andamento (e di imparzialità), di economicità, di efficacia, di pubblicità, di trasparenza. Venendo ai principi dell’ordinamento europeo, derivanti dall’art. 41 della Carta di Nizza e dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia, vengono analizzati, in particolare, i principi del diritto al contraddittorio, di proporzionalità, di legittimo affidamento e di precauzione. Esaurita la ricognizione dei principi dell’ordinamento vigente, l’A. si concentra sulla complessa interpretazione del comma 1-bis che assurge le norme di diritto privato a riferimento dell’attività non autoritativa della P.A., pur in assenza di una definizione normativa di autoritatività. Proseguendo la disamina dell’art. 1, oggetto di approfondimento è l’estensione dell’applicazione dei principi ai soggetti privati facenti funzioni di amministrazioni pubbliche, in ossequio alla progressiva affermazione dell’amministrazione come sistema integrato di soggetti pubblici. In ultima analisi, viene ponderato il divieto di aggravamento del procedimento il quale, sancisce, per l’amministrazione, tranne in casi eccezionali, l’affermazione del principio del procedimento minimo in luogo del principio inquisitorio di provvedere illimitatamente all’assunzione di tutti gli elementi rilevanti per la decisione.
2016
978-88-921-5952-5
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
deLeonardis_principi-attività-amministrativa_2016.pdf

solo utenti autorizzati

Tipologia: Documento in post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 1.95 MB
Formato Adobe PDF
1.95 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/243016
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact