Il presente contributo esamina le modalità di effettuazione dell’impairment test delle attività intangibili derivanti da business combination e l’informativa fornita nei bilanci consolidati di un Gruppo di banche italiane per il periodo 2009-2014. La letteratura sul tema induce ad ipotizzare l’esistenza di un legame positivo tra performance reddituale e propensione del management a riconoscere perdite di valore degli intangibili congrue per importo e timing; nondimeno resta elevato il rischio di comportamenti opportunistici miranti a ritardare/evitare i write-off. Pertanto si è proceduto a verificare l’esistenza di un effettivo legame tra redditività (IPR) e qualità della disclosure (GC), accertando la veridicità nonché intensità e direzione della connessione statistica tra i due suddetti profili. I risultati dell’indagine confermano l’ipotesi di base. L’analisi dei dati mostra l’esistenza di un legame sostanzialmente positivo tra IPR e GC in tutti i sei anni considerati. In particolare, il legame è positivo e tendenzialmente lineare negli anni 2012-2014, con valori dell’indice di correlazione crescenti nel tempo ad eccezione delle banche non quotate. Per queste ultime, in ogni caso, il valore dell’indice di correlazione negli anni 2012-2013 risulta considerevolmente più elevato di quello delle banche quotate e dell’intero Gruppo.

Un'indagine sui bilanci delle banche italiane. Impairment test degli intangibili e disclosure

Quaranta, ANNA GRAZIA;Zigiotti, Ermanno
2017-01-01

Abstract

Il presente contributo esamina le modalità di effettuazione dell’impairment test delle attività intangibili derivanti da business combination e l’informativa fornita nei bilanci consolidati di un Gruppo di banche italiane per il periodo 2009-2014. La letteratura sul tema induce ad ipotizzare l’esistenza di un legame positivo tra performance reddituale e propensione del management a riconoscere perdite di valore degli intangibili congrue per importo e timing; nondimeno resta elevato il rischio di comportamenti opportunistici miranti a ritardare/evitare i write-off. Pertanto si è proceduto a verificare l’esistenza di un effettivo legame tra redditività (IPR) e qualità della disclosure (GC), accertando la veridicità nonché intensità e direzione della connessione statistica tra i due suddetti profili. I risultati dell’indagine confermano l’ipotesi di base. L’analisi dei dati mostra l’esistenza di un legame sostanzialmente positivo tra IPR e GC in tutti i sei anni considerati. In particolare, il legame è positivo e tendenzialmente lineare negli anni 2012-2014, con valori dell’indice di correlazione crescenti nel tempo ad eccezione delle banche non quotate. Per queste ultime, in ogni caso, il valore dell’indice di correlazione negli anni 2012-2013 risulta considerevolmente più elevato di quello delle banche quotate e dell’intero Gruppo.
2017
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