Il lavoro intende indagare il processo di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche italiane. Il «settore pubblico» ha un peso decisivo nella vita della società europea e nel digital single market. Per questo, il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione investe l’ordinamento giuridico italiano ed europeo, il sistema di tutela dei diritti fondamentali ed i rapporti fra cittadini e poteri pubblici. In questa prospettiva l’indagine analizza le norme sulla trasparenza amministrativa sul web, il Codice dell’amministrazione digitale e l’agenda digitale italiana, al fine di delineare l’influenza effettiva esercitata sulla digitalizzazione pubblica. L’insieme di questi atti normativi determina i principi della digitalizzazione pubblica in Italia, che si distinguono in tre categorie: i principi riguardanti le politiche della digitalizzazione nella fase di transizione verso l’amministrazione digitale; i principi di organizzazione e funzionamento della infrastruttura “amministrazione digitale”; i principi dell’organizzazione pubblica conseguenti all’avvento del digitale. Dall’analisi svolta si profila, in prima battuta, una peculiare identità costituzionale dell’amministrazione digitale italiana, in cui il conflitto fra principio della trasparenza amministrativa e diritto alla privacy si rivela una mera apparenza. Infatti, la società dell’informazione e la digitalizzazione superano e riassumono i termini di questo conflitto: da un lato, le norme sulla privacy non sono più adeguate a proteggere i dati personali al tempo del big data analytics; dall’altro lato, e per la stessa ragione, la trasparenza amministrativa attuata in assenza di adeguate forme di protezione e sicurezza dei dati costituisce un problema primario per gli interessi nazionali e per la sovranità dello Stato, prima ancora che per i diritti individuali dei singoli. Proprio per affrontare queste dinamiche epocali prima la Corte di Giustizia europea ed ora il nuovo «pacchetto protezione dati» sviluppano un percorso volto a svelare la natura della sfida che la digitalizzazione massiva pone agli ordinamenti giuridici contemporanei. Saremo pronti a raccoglierla, in Italia?

Digital (and privacy) by default. L'identità costituzionale della amministrazione digitale

CALZOLAIO, SIMONE
2016-01-01

Abstract

Il lavoro intende indagare il processo di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche italiane. Il «settore pubblico» ha un peso decisivo nella vita della società europea e nel digital single market. Per questo, il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione investe l’ordinamento giuridico italiano ed europeo, il sistema di tutela dei diritti fondamentali ed i rapporti fra cittadini e poteri pubblici. In questa prospettiva l’indagine analizza le norme sulla trasparenza amministrativa sul web, il Codice dell’amministrazione digitale e l’agenda digitale italiana, al fine di delineare l’influenza effettiva esercitata sulla digitalizzazione pubblica. L’insieme di questi atti normativi determina i principi della digitalizzazione pubblica in Italia, che si distinguono in tre categorie: i principi riguardanti le politiche della digitalizzazione nella fase di transizione verso l’amministrazione digitale; i principi di organizzazione e funzionamento della infrastruttura “amministrazione digitale”; i principi dell’organizzazione pubblica conseguenti all’avvento del digitale. Dall’analisi svolta si profila, in prima battuta, una peculiare identità costituzionale dell’amministrazione digitale italiana, in cui il conflitto fra principio della trasparenza amministrativa e diritto alla privacy si rivela una mera apparenza. Infatti, la società dell’informazione e la digitalizzazione superano e riassumono i termini di questo conflitto: da un lato, le norme sulla privacy non sono più adeguate a proteggere i dati personali al tempo del big data analytics; dall’altro lato, e per la stessa ragione, la trasparenza amministrativa attuata in assenza di adeguate forme di protezione e sicurezza dei dati costituisce un problema primario per gli interessi nazionali e per la sovranità dello Stato, prima ancora che per i diritti individuali dei singoli. Proprio per affrontare queste dinamiche epocali prima la Corte di Giustizia europea ed ora il nuovo «pacchetto protezione dati» sviluppano un percorso volto a svelare la natura della sfida che la digitalizzazione massiva pone agli ordinamenti giuridici contemporanei. Saremo pronti a raccoglierla, in Italia?
2016
eum
Internazionale
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