L'articolo presenta il contratto per la pala dell'altare maggiore della chiesa di San Francesco a Recanati, commissionata ad Antono da Faenza il 12 gennaio 1530. Il documento permette di ampliare le conoscenze sul pittore e architetto faentino, chiarendo il rapporto con il frate Giovanni Antonio da Camerino, esperto di prospettiva e architettura, committente anche delle opere del pittore a Montelupone e di mettere meglio a fuoco l'importanza di Recanati quale centro di contatti per gli artisti attivi nella Marca di Ancona nel primo Cinquecento. La riflessione viene allargata poi alla committenza di Antonio da Faenza e alla presenza nelle Marche del '500 di innumerevoli pittori romagnoli, interpretabile come indicatore di un preciso orientamento di gusto. The article presents the contract for the altarpiece of the main altar of the church of San Francesco in Recanati, commissioned to Antono from Faenza on 12 January 1530. The document allows us to enlarge knowledge of the painter and architect, clarifying the relationship with friar Giovanni Antonio from Camerino, expert in perspective and architecture, who is also the patron of the painter's works in Montelupone; it also permits to better focus the importance of Recanati as a center of contacts for many artists active in the Marca of Ancona in the early XVI century. The reflection then expands to the patronage of Antonio da Faenza and to the presence in the XVI century Marche of many painters come from Romagna, that we can explain as a precise indicator of a taste orientation.

Un dipinto di Antonio da Faenza per Recanati e il frate "prospettico" Giovanni Antonio da Camerino. Osservazioni sulla fortuna dei maestri romagnoli nelle Marche del '500

COLTRINARI, FRANCESCA
2016-01-01

Abstract

L'articolo presenta il contratto per la pala dell'altare maggiore della chiesa di San Francesco a Recanati, commissionata ad Antono da Faenza il 12 gennaio 1530. Il documento permette di ampliare le conoscenze sul pittore e architetto faentino, chiarendo il rapporto con il frate Giovanni Antonio da Camerino, esperto di prospettiva e architettura, committente anche delle opere del pittore a Montelupone e di mettere meglio a fuoco l'importanza di Recanati quale centro di contatti per gli artisti attivi nella Marca di Ancona nel primo Cinquecento. La riflessione viene allargata poi alla committenza di Antonio da Faenza e alla presenza nelle Marche del '500 di innumerevoli pittori romagnoli, interpretabile come indicatore di un preciso orientamento di gusto. The article presents the contract for the altarpiece of the main altar of the church of San Francesco in Recanati, commissioned to Antono from Faenza on 12 January 1530. The document allows us to enlarge knowledge of the painter and architect, clarifying the relationship with friar Giovanni Antonio from Camerino, expert in perspective and architecture, who is also the patron of the painter's works in Montelupone; it also permits to better focus the importance of Recanati as a center of contacts for many artists active in the Marca of Ancona in the early XVI century. The reflection then expands to the patronage of Antonio da Faenza and to the presence in the XVI century Marche of many painters come from Romagna, that we can explain as a precise indicator of a taste orientation.
2016
eum
Nazionale
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Descrizione: Article Antonio da Faenza a Recanati
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