The historiographical debate of the past thirty years has been dominated by an essentially political interpretation of the processes of mass schooling adopted in Western societies in the contemporary era through the creation of modern national education systems, and this has tended to highlight the role of the school as a tool for forging national identity. This subordination to the historical perspective of nation-building has led to the sidelining of alternative paradigms for interpretation such as the economic aspect of mass schooling – the aspect that this book sets out to explore. While the liberal ruling classes pursued the policy of mass schooling for the express purpose of forging patriotic sentiment and consolidating political consensus around their institutions, in order to achieve that purpose they had no option but to involve private businesses with their industrial ability to manufacture, on a vast scale, the materials required to lay the groundwork for “mass education”. Using industrial yearbooks, professional bulletins, advertisements published in education journals, prizes awarded in the context of national and world fairs, patents and other sources not usually used in this field of study, the book shows how serially produced “tools of mass education” manufactured on an industrial scale by those same industries ended up fostering the broad standardisation of teaching methods, of learning processes and of educational content, spawning a capitalistic educational model which has yet go into decline.

La riflessione storica degli ultimi trent’anni è stata dominata da un’interpretazione squisitamente politica dei processi di scolarizzazione di massa promossi in età contemporanea nelle società occidentali attraverso la creazione dei moderni sistemi scolastici nazionali, la quale ha evidenziato il ruolo della scuola come strumento di generazione delle identità nazionali. La subalternità alla prospettiva storiografica della Nation building ha causato la marginalizzazione di paradigmi interpretativi alternativi, come quello relativo alla dimensione economica della scolarizzazione di massa, recuperato nel presente studio. Se infatti il ceto dirigente liberale perseguì la scolarizzazione di massa al fine di generare sentimenti identitari e consolidare il consenso politico alle proprie istituzioni, per raggiungere tale scopo non poté fare a meno di coinvolgere le imprese private, le quali erano in grado – tramite i loro impianti produttivi – di produrre su vasta scala i materiali necessari per porre le basi della «scuola di massa». Utilizzando gli annuari industriali, i bollettini delle organizzazioni di categoria, le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste magistrali, i premi concessi nell’ambito delle esposizioni nazionali e universali, i brevetti e altre fonti inconsuete per questo ambito di studi, il volume mostra come i «mezzi di educazione di massa» serializzati e prodotti su scala industriale da quelle stesse imprese finirono con l’indurre una generalizzata omologazione dei metodi di insegnamento e dei processi di apprendimento e con lo standardizzare gli stessi contenuti educativi, dando forma a un modello scolastico capitalistico che stenta ancora a entrare definitivamente in crisi.

Mezzi di educazione di massa. Saggi di storia della cultura materiale della scuola tra XIX e XX secolo

MEDA, JURI
2016-01-01

Abstract

The historiographical debate of the past thirty years has been dominated by an essentially political interpretation of the processes of mass schooling adopted in Western societies in the contemporary era through the creation of modern national education systems, and this has tended to highlight the role of the school as a tool for forging national identity. This subordination to the historical perspective of nation-building has led to the sidelining of alternative paradigms for interpretation such as the economic aspect of mass schooling – the aspect that this book sets out to explore. While the liberal ruling classes pursued the policy of mass schooling for the express purpose of forging patriotic sentiment and consolidating political consensus around their institutions, in order to achieve that purpose they had no option but to involve private businesses with their industrial ability to manufacture, on a vast scale, the materials required to lay the groundwork for “mass education”. Using industrial yearbooks, professional bulletins, advertisements published in education journals, prizes awarded in the context of national and world fairs, patents and other sources not usually used in this field of study, the book shows how serially produced “tools of mass education” manufactured on an industrial scale by those same industries ended up fostering the broad standardisation of teaching methods, of learning processes and of educational content, spawning a capitalistic educational model which has yet go into decline.
2016
9788891741752
La riflessione storica degli ultimi trent’anni è stata dominata da un’interpretazione squisitamente politica dei processi di scolarizzazione di massa promossi in età contemporanea nelle società occidentali attraverso la creazione dei moderni sistemi scolastici nazionali, la quale ha evidenziato il ruolo della scuola come strumento di generazione delle identità nazionali. La subalternità alla prospettiva storiografica della Nation building ha causato la marginalizzazione di paradigmi interpretativi alternativi, come quello relativo alla dimensione economica della scolarizzazione di massa, recuperato nel presente studio. Se infatti il ceto dirigente liberale perseguì la scolarizzazione di massa al fine di generare sentimenti identitari e consolidare il consenso politico alle proprie istituzioni, per raggiungere tale scopo non poté fare a meno di coinvolgere le imprese private, le quali erano in grado – tramite i loro impianti produttivi – di produrre su vasta scala i materiali necessari per porre le basi della «scuola di massa». Utilizzando gli annuari industriali, i bollettini delle organizzazioni di categoria, le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste magistrali, i premi concessi nell’ambito delle esposizioni nazionali e universali, i brevetti e altre fonti inconsuete per questo ambito di studi, il volume mostra come i «mezzi di educazione di massa» serializzati e prodotti su scala industriale da quelle stesse imprese finirono con l’indurre una generalizzata omologazione dei metodi di insegnamento e dei processi di apprendimento e con lo standardizzare gli stessi contenuti educativi, dando forma a un modello scolastico capitalistico che stenta ancora a entrare definitivamente in crisi.
Le réflexion historique de les derniéres trentes années a été dominée par une interprétation très politique des procèss de scolarisation de masse promus – à l’époque contemporaine – dans les sociétés occidentales à travers la création des systèmes scolaires nationaux modernes. Elle a souligné le rôle de l’école comme outil de génération d’identités nationales. La subordination à la perspective historiographique de la Nation building a engendré la marginalisation de paradigmes interprétatifs alternatifs, comme celui relatif à la dimension économique de la scolarisation de masse, repris dans cet étude. La classe dirigeante libérale a donc poursuivi cette scolarisation de masse dans le but de générer un fort sentiment identitaire et assurer ainsi un solide consensus politique à ses institutions. Mais elle n’a put faire à moins des entreprises privées qui pouvaient, à travers leurs système de production, fournir à grande échelle les matériels nécessaires pour jeter les bases de l’ «école de masse». Se basant en les annales industriels, bulletins des organisations de catégorie, insertions publicitaires publiées sur les magazines magistrales, prix délivrés dans le cadre des expositions nationales et universelles, brevets et autres sources inhabituelles dans ce domaine d’étude, ce volume montre comment les « moyens d’éducation de masse » sérialisés et produits à l'échelle industrielle par les mêmes entreprises ont porté à une homologation généralisée des méthodes d’enseignement et des procédés d'apprentissage, ainsi qu’à la standardisation des contenus éducatifs, en créant un modèle scolaire capitaliste qui n’arrive encore pas à entrer en crise.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/224609
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