L'articolo affronta i temi salienti della biografia e delll'opera di Tommaso da Fermo, O. P. apartire dalla complessa questione dell'eventuale legame con la prestigiosa famiglia fermana dei Paccaroni, con il cui cognome egli risulta in molti repertori. Particolare spazio è dedicato ai suoi rapporti con l'Osservanza domenicana, a proposito dei quali si cerca di sostituire l'evidenza delle fonti agli stereotipi storiografici. Emerge a questo proposito un documento finora poco considerato che attesta il suo coinvolgimento nella pratica dell'acquisto delle rendite personali. La linea di rottura con gli Osservanti italiani, con i quali aveva per altro condiviso gli sforzi per il riconoscimento di un "Terzo Ordine" legato ai Frati Predicatori si consuma per altro, più che a livello disciplinare, in campo ecclesiopolitico, in ragione della sua adesione al Concilio di Pisa, ad Alessandro V e a Giovanni XXIII. A fronte della rilevanza del suo impegno di governo dell'Ordine, le testimonianze tramandateci della sua attività intellettuale risultano assai scarne.

Tommaso da Fermo, da baccelliere a Bologna a generale dell'Ordine

BARTOLACCI, FRANCESCA;LAMBERTINI, Roberto
2014-01-01

Abstract

L'articolo affronta i temi salienti della biografia e delll'opera di Tommaso da Fermo, O. P. apartire dalla complessa questione dell'eventuale legame con la prestigiosa famiglia fermana dei Paccaroni, con il cui cognome egli risulta in molti repertori. Particolare spazio è dedicato ai suoi rapporti con l'Osservanza domenicana, a proposito dei quali si cerca di sostituire l'evidenza delle fonti agli stereotipi storiografici. Emerge a questo proposito un documento finora poco considerato che attesta il suo coinvolgimento nella pratica dell'acquisto delle rendite personali. La linea di rottura con gli Osservanti italiani, con i quali aveva per altro condiviso gli sforzi per il riconoscimento di un "Terzo Ordine" legato ai Frati Predicatori si consuma per altro, più che a livello disciplinare, in campo ecclesiopolitico, in ragione della sua adesione al Concilio di Pisa, ad Alessandro V e a Giovanni XXIII. A fronte della rilevanza del suo impegno di governo dell'Ordine, le testimonianze tramandateci della sua attività intellettuale risultano assai scarne.
2014
Nerbini
Internazionale
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