Abstract: This article begins from the collaboration instances deriving from productive work contexts in order to arrive at illustrating how the collaborative disposition may be strengthened since childhood with the aim of achieving a mastery which is both functional to work and to life in general, using the educational example offered by the Serendipity school in Osimo. The article, written in accordance with a critical-argumentative type of methodological approach, and based on the results of a direct observation and an unstructured interview, is divided into four segments: the first highlights collaborative needs expressed primarily by productive organisations and the difficulties in satisfying these, to then clarify the object of the research and the educational perspectives that we intend to follow with its explanation; the second describes the transition from the congenital impulse to the interaction/collaboration to the environmental factors that tend to annihilate it already during childhood; the third analyses the activity of the above-mentioned school in terms of educating towards collaboration and work; the fourth clarifies the pedagogical reflections relating to this activity, pointing out the benefits of such an education. Riassunto: Questo articolo muove dalle istanze di collaborazione che provengono dai contesti di lavoro produttivo per giungere ad illustrare come si può rafforzare la disposizione collaborativa fin dall’infanzia in vista della conquista di una padronanza funzionale sia al lavoro sia alla vita in generale, facendo leva sull’esempio educativo offerto dalla scuola Serendipità di Osimo. L’articolo, redatto con un’impostazione metodologica di tipo critico-argomentativo, nonché basato sugli esiti di un’osservazione diretta e di un colloquio in profondità (intervista non strutturata), si articola in quattro segmenti: nel primo si evidenziano i bisogni di collaborazione espressi primariamente dalle organizzazioni produttive e le difficoltà a soddisfarli, per poi chiarire l’oggetto d’indagine e le prospettive educative che s’intendono seguire con l’esplicitazione dello stesso; nel secondo si descrive il passaggio dalla pulsione congenita all’interazione-collaborazione ai fattori ambientali che, già nell’infanzia, tendono ad annichilirla; nel terzo si analizza l’opera della scuola suddetta in termini di educazione alla collaborazione e al lavoro; nel quarto si dipanano le riflessioni pedagogiche in ordine a quest’opera, ponendo in luce i vantaggi di una tale educazione.

Col-laborate. The Italian case of the Serendipity school in Osimo

d'ANIELLO, FABRIZIO
2015-01-01

Abstract

Abstract: This article begins from the collaboration instances deriving from productive work contexts in order to arrive at illustrating how the collaborative disposition may be strengthened since childhood with the aim of achieving a mastery which is both functional to work and to life in general, using the educational example offered by the Serendipity school in Osimo. The article, written in accordance with a critical-argumentative type of methodological approach, and based on the results of a direct observation and an unstructured interview, is divided into four segments: the first highlights collaborative needs expressed primarily by productive organisations and the difficulties in satisfying these, to then clarify the object of the research and the educational perspectives that we intend to follow with its explanation; the second describes the transition from the congenital impulse to the interaction/collaboration to the environmental factors that tend to annihilate it already during childhood; the third analyses the activity of the above-mentioned school in terms of educating towards collaboration and work; the fourth clarifies the pedagogical reflections relating to this activity, pointing out the benefits of such an education. Riassunto: Questo articolo muove dalle istanze di collaborazione che provengono dai contesti di lavoro produttivo per giungere ad illustrare come si può rafforzare la disposizione collaborativa fin dall’infanzia in vista della conquista di una padronanza funzionale sia al lavoro sia alla vita in generale, facendo leva sull’esempio educativo offerto dalla scuola Serendipità di Osimo. L’articolo, redatto con un’impostazione metodologica di tipo critico-argomentativo, nonché basato sugli esiti di un’osservazione diretta e di un colloquio in profondità (intervista non strutturata), si articola in quattro segmenti: nel primo si evidenziano i bisogni di collaborazione espressi primariamente dalle organizzazioni produttive e le difficoltà a soddisfarli, per poi chiarire l’oggetto d’indagine e le prospettive educative che s’intendono seguire con l’esplicitazione dello stesso; nel secondo si descrive il passaggio dalla pulsione congenita all’interazione-collaborazione ai fattori ambientali che, già nell’infanzia, tendono ad annichilirla; nel terzo si analizza l’opera della scuola suddetta in termini di educazione alla collaborazione e al lavoro; nel quarto si dipanano le riflessioni pedagogiche in ordine a quest’opera, ponendo in luce i vantaggi di una tale educazione.
2015
Armando
Internazionale
http://riviste.unimc.it/index.php/es_s/issue/view/74
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