Il pensiero organicistico che aveva caratterizzato l’epoca della Bildung non è scomparso, ma ha continuato a svilupparsi e oggi sta conoscendo un profondo ripensamento con l’epistemologia della complessità. Questa permette di riaccreditare l’idea dell’opera d’arte come una forma vivente, come un organismo capace di comporre in una struttura armonica la fitta rete di rapporti e contrasti che caratterizzano l’esperienza umana, intensificandola e incoraggiando lo sviluppo del pensiero. Il contributo si propone di evidenziare come il pensiero della complessità permetta di ridefinire i temi cari al periodo della Bildung e come, ora come allora, il pensiero organicistico appaia il più idoneo per conciliare scienza e umanesimo, riavvalorando la dimensione etica ed educativa dell’esperienza estetica.
L’esperienza estetica nel tempo della complessità
POLENTA, Stefano
2014-01-01
Abstract
Il pensiero organicistico che aveva caratterizzato l’epoca della Bildung non è scomparso, ma ha continuato a svilupparsi e oggi sta conoscendo un profondo ripensamento con l’epistemologia della complessità. Questa permette di riaccreditare l’idea dell’opera d’arte come una forma vivente, come un organismo capace di comporre in una struttura armonica la fitta rete di rapporti e contrasti che caratterizzano l’esperienza umana, intensificandola e incoraggiando lo sviluppo del pensiero. Il contributo si propone di evidenziare come il pensiero della complessità permetta di ridefinire i temi cari al periodo della Bildung e come, ora come allora, il pensiero organicistico appaia il più idoneo per conciliare scienza e umanesimo, riavvalorando la dimensione etica ed educativa dell’esperienza estetica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.