Il termine ‘medievalismo’ si è diffuso ormai da tempo in Europa e negli Stati Uniti per designare ogni forma di rappresentazione, di ricezione e di uso del medioevo dopo la fine di quel periodo storico. Ogni qual volta ci si accosta al passato medievale, infatti, si mettono contemporaneamente in gioco meccanismi razionali ed emotivi, che attivano sentimenti di empatia o di condanna verso quel periodo. Questo libro indaga i ‘medievalismi’ nelle Marche e affronta una serie di temi che si collocano nell’intersezione fra cultura propriamente storiografica e rivisitazione del medioevo. L’indagine sulle opere e sui personaggi più importanti, nonché sui diversi orientamenti storiografici e culturali che hanno rivolto il loro interesse ai secoli di mezzo, fa emergere un’immagine caleidoscopica del medioevo. Il passato medievale può essere osservato con sguardo accigliato, come accade durante l’antico regime, oppure con occhio poetico e con passione politica, come succede nel Risorgimento. Nel Novecento, invece, la storia di quei secoli è studiato con profonda rigore, valorizzata nelle sue testimonianze documentarie, proposta alla comunità scientifica come modello interpretativo. In fondo, ogni epoca non fa che parlare di sé nel momento in cui interpreta il passato e ne offre una rappresentazione. Nella varietà di distinzioni, emerge comunque un fattore unificante: il medioevo restituito dagli intellettuali o riflesso nel sentire comune è sempre un medioevo delle città e dei tanti centri minori che hanno connotato e connotano profondamente ancor oggi la storia delle Marche.

Medievalismi nelle Marche. Percorsi storiografici dall’età moderna al Novecento

PIRANI, FRANCESCO
2014-01-01

Abstract

Il termine ‘medievalismo’ si è diffuso ormai da tempo in Europa e negli Stati Uniti per designare ogni forma di rappresentazione, di ricezione e di uso del medioevo dopo la fine di quel periodo storico. Ogni qual volta ci si accosta al passato medievale, infatti, si mettono contemporaneamente in gioco meccanismi razionali ed emotivi, che attivano sentimenti di empatia o di condanna verso quel periodo. Questo libro indaga i ‘medievalismi’ nelle Marche e affronta una serie di temi che si collocano nell’intersezione fra cultura propriamente storiografica e rivisitazione del medioevo. L’indagine sulle opere e sui personaggi più importanti, nonché sui diversi orientamenti storiografici e culturali che hanno rivolto il loro interesse ai secoli di mezzo, fa emergere un’immagine caleidoscopica del medioevo. Il passato medievale può essere osservato con sguardo accigliato, come accade durante l’antico regime, oppure con occhio poetico e con passione politica, come succede nel Risorgimento. Nel Novecento, invece, la storia di quei secoli è studiato con profonda rigore, valorizzata nelle sue testimonianze documentarie, proposta alla comunità scientifica come modello interpretativo. In fondo, ogni epoca non fa che parlare di sé nel momento in cui interpreta il passato e ne offre una rappresentazione. Nella varietà di distinzioni, emerge comunque un fattore unificante: il medioevo restituito dagli intellettuali o riflesso nel sentire comune è sempre un medioevo delle città e dei tanti centri minori che hanno connotato e connotano profondamente ancor oggi la storia delle Marche.
2014
8879693271
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