Il contributo che viene di seguito presentato riporta i risultati di una ricerca sociologica sull’evoluzione dei modelli turistico-balneari nel contesto italiano negli ultimi decenni, sia a livello territoriale sia a livello sociale. Parallelamente al primo obiettivo, se ne affianca uno più specifico rivolto alla comprensione e allo studio di come all’interno del sistema turistico balneare vengano proposti prodotti originali ed inediti prettamente connessi ai caratteri della società post-moderna. In particolare la ricerca focalizza l’attenzione sul turismo sportivo, che sembra costituire un’offerta originale ma soprattutto quantitativamente rilevante, e che si pone come il “frutto” di un modello di sviluppo proprio e autoctono del territorio cervese, fondato sull’autenticità e l’identità locale. E’ bene sottolineare che tale approfondimento è stato stimolato dai risultati di tre più generali e vaste indagini sullo sviluppo dei modelli turistico balneari della costa romagnola che, seguendo percorsi metodologici prevalentemente qualitativi, si sono concentrate su alcune località appartenenti al Comune di Cervia: Cervia stessa, Milano Marittima e Pinarella. Cervia oggi è sicuramente in grado di offrire un nuovo prodotto turistico, quello sportivo, grazie ad un insieme di fattori quali territorio, strutture ricettive e impianti sportivi. Certamente le opportunità territoriali unite alla presenza di importanti infrastrutture hanno giocato un ruolo fondamentale per la nascita di questa innovativa forma di turismo che abbina il mare allo sport rendendo l’offerta unica e ambivalente. Queste nuove politiche adottate dagli imprenditori locali si stanno muovendo attraverso un’azione sistemica che vede la collaborazione sia con le istituzioni locali sia con le diverse realtà presenti nel territorio, turistiche e non. Lo sport sembra essere l’elemento attraverso il quale viaggia la nuova offerta turistica, capace di avvalorare la centralità del tema ambientale e territoriale, promuovendo contemporaneamente un sistema fatto di collaborazioni e interdipendenze fra le diverse realtà locali. Il valore aggiunto di questa nuova forma di turismo che vede lo sport come protagonista risiede nella capacità di abbracciare campi diversi come l’ambiente, il benessere fisico, le relazioni sociali, lo svago e il tempo libero. Considerare dunque il turismo sportivo una componente importante del territorio in esame implica la necessità di un importante organizzazione territoriale, che si avvalora dal coordinamento e dalla collaborazione di più attori che si adoperano alla creazione di servizi come la ricettività alberghiera, la gastronomia, i trasporti, i servizi sportivi e la promozione. Solo un sistema turistico integrato in cui tutti i soggetti contribuiscono a rendere le località in analisi mete perfette in grado di soddisfare contemporaneamente lo sportivo, l’amatore e eventuali accompagnatori, può risultare vincente all’interno di un sistema turistico ormai saturo e frammentato. A questo proposito l’area cervese si presenta come una zona turistica che da sempre fa della cooperazione e dell’interdipendenza fra i vari attori locali uno dei suoi punti di forza. E’ pertanto possibile affermare che oggi nelle tre località in esame il turismo sportivo rappresenta per gli operatori turistici una valida e nuova opportunità di sviluppo. Da un lato infatti vi è la possibilità di richiamare investimenti e occupazione, dall’altro lato invece vi è la possibilità di una promozione e “ri-qualificazione” in termini sia territoriali che turistici. L’elaborato si conclude con la presentazione di alcuni casi di studio, riconducibili a diverse realtà cervesi che hanno fatto della triangolazione fra turismo, sport e territorio, un modello di sviluppo turistico sostenibile, capace di delineare delle linee guida sulle quali poter riflettere in un ottica di sviluppo e riqualificazione turistico-territoriale, nonché per un eventuale realizzazione di piani strategici comuni, volti a valorizzare un prodotto turistico tutto “made in Italy”. Su questa linea, infatti, lo studio sociologico affrontato ha spesso assunto le vesti di una ricerca intervento, dimostrando la sua valenza laddove si presentino criticità temporalmente e spazialmente definite.

Sport e turismo balneare: modelli di sviluppo e realtà di marketing territoriale

LANCIOTTI, Emilia
2014-01-01

Abstract

Il contributo che viene di seguito presentato riporta i risultati di una ricerca sociologica sull’evoluzione dei modelli turistico-balneari nel contesto italiano negli ultimi decenni, sia a livello territoriale sia a livello sociale. Parallelamente al primo obiettivo, se ne affianca uno più specifico rivolto alla comprensione e allo studio di come all’interno del sistema turistico balneare vengano proposti prodotti originali ed inediti prettamente connessi ai caratteri della società post-moderna. In particolare la ricerca focalizza l’attenzione sul turismo sportivo, che sembra costituire un’offerta originale ma soprattutto quantitativamente rilevante, e che si pone come il “frutto” di un modello di sviluppo proprio e autoctono del territorio cervese, fondato sull’autenticità e l’identità locale. E’ bene sottolineare che tale approfondimento è stato stimolato dai risultati di tre più generali e vaste indagini sullo sviluppo dei modelli turistico balneari della costa romagnola che, seguendo percorsi metodologici prevalentemente qualitativi, si sono concentrate su alcune località appartenenti al Comune di Cervia: Cervia stessa, Milano Marittima e Pinarella. Cervia oggi è sicuramente in grado di offrire un nuovo prodotto turistico, quello sportivo, grazie ad un insieme di fattori quali territorio, strutture ricettive e impianti sportivi. Certamente le opportunità territoriali unite alla presenza di importanti infrastrutture hanno giocato un ruolo fondamentale per la nascita di questa innovativa forma di turismo che abbina il mare allo sport rendendo l’offerta unica e ambivalente. Queste nuove politiche adottate dagli imprenditori locali si stanno muovendo attraverso un’azione sistemica che vede la collaborazione sia con le istituzioni locali sia con le diverse realtà presenti nel territorio, turistiche e non. Lo sport sembra essere l’elemento attraverso il quale viaggia la nuova offerta turistica, capace di avvalorare la centralità del tema ambientale e territoriale, promuovendo contemporaneamente un sistema fatto di collaborazioni e interdipendenze fra le diverse realtà locali. Il valore aggiunto di questa nuova forma di turismo che vede lo sport come protagonista risiede nella capacità di abbracciare campi diversi come l’ambiente, il benessere fisico, le relazioni sociali, lo svago e il tempo libero. Considerare dunque il turismo sportivo una componente importante del territorio in esame implica la necessità di un importante organizzazione territoriale, che si avvalora dal coordinamento e dalla collaborazione di più attori che si adoperano alla creazione di servizi come la ricettività alberghiera, la gastronomia, i trasporti, i servizi sportivi e la promozione. Solo un sistema turistico integrato in cui tutti i soggetti contribuiscono a rendere le località in analisi mete perfette in grado di soddisfare contemporaneamente lo sportivo, l’amatore e eventuali accompagnatori, può risultare vincente all’interno di un sistema turistico ormai saturo e frammentato. A questo proposito l’area cervese si presenta come una zona turistica che da sempre fa della cooperazione e dell’interdipendenza fra i vari attori locali uno dei suoi punti di forza. E’ pertanto possibile affermare che oggi nelle tre località in esame il turismo sportivo rappresenta per gli operatori turistici una valida e nuova opportunità di sviluppo. Da un lato infatti vi è la possibilità di richiamare investimenti e occupazione, dall’altro lato invece vi è la possibilità di una promozione e “ri-qualificazione” in termini sia territoriali che turistici. L’elaborato si conclude con la presentazione di alcuni casi di studio, riconducibili a diverse realtà cervesi che hanno fatto della triangolazione fra turismo, sport e territorio, un modello di sviluppo turistico sostenibile, capace di delineare delle linee guida sulle quali poter riflettere in un ottica di sviluppo e riqualificazione turistico-territoriale, nonché per un eventuale realizzazione di piani strategici comuni, volti a valorizzare un prodotto turistico tutto “made in Italy”. Su questa linea, infatti, lo studio sociologico affrontato ha spesso assunto le vesti di una ricerca intervento, dimostrando la sua valenza laddove si presentino criticità temporalmente e spazialmente definite.
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