Oggetto di studio e significance La presente tesi di dottorato ha per oggetto la comunicazione dell’incertezza in testi di medicina in lingua tedesca. Distinguere le informazioni certe da quelle incerte è di cruciale importanza, poiché il modo in cui viene comunicata una stessa informazione può determinare opposti esiti applicativi. Le politiche sanitarie nazionali sono costruite in base a come vengono comunicati i risultati della ricerca biomedica; la pratica clinica segue la stessa logica nell'adozione di nuove terapie, nella prevenzione e nella diagnosi. Anche la comunicazione scientifica a carattere divulgativo (riviste, tv, dvd,web etc.) svolge un importante ruolo nella diffusione della conoscenza scientifica, nella sensibilizzazione della popolazione e nella conseguente adozione di atteggiamenti e comportamenti. Il gap Esistono studi riguardanti i marcatori di incertezza nella lingua tedesca parlata e in corpora scritti riguardanti l’economia, ma per quanto io ne sappia, non sono ancora stati eseguiti studi riguardanti l’incertezza in corpora di testi medici tratti da riviste scientifiche. Gli obiettivi, il corpus e le procedure di analisi e background teorico La mia ricerca mira a colmare questo gap attraverso l’analisi di un corpus appositamente costruito per l’indagine composto da 60 articoli biomedici di circa 150.000 parole tratti dalla rivista scientifica divulgativa “Spektrum der Wissenschaft” disponibile on line dal 1993 all’indirizzo (http://www.spektrum.de). Ho deciso di effettuare la mia analisi su un corpus di articoli di medicina, scelti in maniera random da suddetta rivista mensile, in quanto è l’unica che ad oggi continua a pubblicare articoli bio-medici in lingua tedesca; mentre altre riviste sia a carattere scientifico, sia a carattere divulgativo, come Monatsschrift Kinderheilkunde, Langenbecks Archives of Surgery and Virchow’s Archiv hanno smesso di scrivere in lingua tedesca nel 1993 e oggi stanno pubblicando esclusivamente in lingua inglese. Il primo obiettivo è stato pertanto quello di effettuare una ricerca qualitativa e quantitativa volta ad individuare quali e quanti marcatori di incertezza utilizzati da chi scrive questo genere di contributi. Gli articoli sono stati analizzati da me e dalla Dott.ssa Christine Berthold, di madrelingua tedesca e docente di lingua tedesca presso l’Università di Lingue e Letterature straniere di Macerata. Le due analiste hanno analizzato i marcatori di incertezza separatamente (l‘indice di accordo – K di Cohen – è risultato pari a 0.80. h . Tale valore è indice di un accordo elevato e dunque di una buona attendibilità dei risultati). Successivamente all’analisi manuale è’stato eseguito un controllo automatico mediante il Software Wordsmith al fine di accertare che tutte le occorrenze fossero state individuate correttamente. Conclusa l’analisi qualitativa e quantitativa, è stato eseguito il test Chi-square (usando SPSS8.0) per verificare se fossero significative le differenze tra: 1) marcatori lessicali e morfosintattici, 2) i diversi marcatori all’interno di ogni categoria. Come ultima analisi sto effettuando il calcolo del dominio (der Skopus in tedesco, scope in inglese) di ciascun singolo marcatore di incertezza, cioè sto calcolando il numero di parole (stringhe) dominato dai marcatori sopra citati. Di ciascun articolo verrà calcolato il numero di parole comunicanti incertezza e certezza. Al momento della redazione del presente abstract, il calcolo non è ancora completo. Il background teorico della mia ricerca è costituito principalmente dalla Teoria del Testo del linguista ungherese J.S.Petöfi (1973, 2004), dal modello teorico del Noto/Certo, Ignoto e Creduto/Incerto (Bongelli, Zuczkowski 2008) e dalla bibliografia specifica sui marcatori di incertezza in lingua tedesca. Risultati Nel corpus sono stati identificati i marcatori di incertezza, sia lessicali [verbi; sostantivi; avverbi e aggettivi; verbi modali; semimodale sich lassen] che morfosintattici [congiuntivo e condizionale; if clauses], che si riferiscono all’autore nel qui e ora della comunicazione. Nei 60 articoli analizzati, la comunicazione di incertezza avviene maggiormente tramite l’uso di marcatori lessicali (55,75%) che morfosintattici (44,25%). Tra i marcatori lessicali di tipo verbale:  il verbo più utilizzato è scheinen con 41 occorrenze su un totale di 51.  il verbo modale: können all’indicativo presente con 274 occorrenze su un totale di 283  il verbo semi-modale sich lassen con 18 occorrenze. Tra i marcatori lessicali di tipo non verbale, i più utlizzati sono;  per gli avverbi : vielleicht con 41 occorrenze su un totale di 142.  per gli aggettivi möglich con 26 occorrenze totali.  per i sostantivi: die Möglichkeit con 10 occorrenze su un totale di 13. Tra i marcatori di tipo morfosintattici, sono emersi :  per la categoria Congiuntivo/Condizionale, il verbo könnten con 124 occorrenze su un totale di 392.  per la categoria if clauses, wenn con 23 occorrenze su un totale di 31. Come mostrano i dati appena presentati, tra i marcatori lessicali, quelli più frequenti sono i verbi modali (283), seguiti dagli avverbi e dagli aggettivi (142+26 =168), dai verbi (51). Tra i verbi modali, il più frequente è können all’indicativo presente; questo dato risulta essere in accordo con quanto sostiene Hyland (1998b): i verbi modali rappresentano la categoria con maggiori occorrenze negli articoli scientifici e la frequenza del verbo modale è di uno su cento parole. Tra gli avverbi, il più frequente è vielleicht, tra gli aggettivi möglich. Il verbo semi-modale sich lassen appare con 18 occorrenze. Tra i verbi, il più utilizzato è scheinen. Questi risultati sembrano evidenziare che gli scrittori preferiscono comunicare la loro incertezza tramite l’uso di marcatori di possibilità piuttosto che con marcatori di soggettività, in quanto preferiscono usare il soggetto in terza persona seguito dal verbo modale come per esempio können rispetto all’utilizzo del soggetto in prima persona seguito dai verbi di pensiero come denken, glauben. Secondo Hyland (1998b, p. 364), questa strategia è utilizzata allo scopo di “minimizing writer presence” ed è dovuta alla “predominant view of science as an impersonal, inductive enterprise.” Per quanto riguarda l’uso dei marcatori morfosintattici, è stato notato un maggiore utilizzo di verbi modali nella forma del congiuntivo e del condizionale, rispetto alle if clauses. Questo dato lascia pensare che lo scrittore preferisca comunicare l’incertezza mitigando con verbi al condizionale piuttosto che utilizzare frasi con wenn, als ob, als wenn. Presa visione. Il prodotto 157020 non ha ISBN ma ISSN, in quanto numero monografico di una serie online (internazionale con referaggio). Perché non può essere valutato?

Incertezza: marcatori linguistici in un corpus di articoli biomedici di lingua tedesca tratti dalla rivista divulgativa "Spektrum der Wissenschaft" (1993-2012)

BUCCIARELLI, Paola
2014-01-01

Abstract

Oggetto di studio e significance La presente tesi di dottorato ha per oggetto la comunicazione dell’incertezza in testi di medicina in lingua tedesca. Distinguere le informazioni certe da quelle incerte è di cruciale importanza, poiché il modo in cui viene comunicata una stessa informazione può determinare opposti esiti applicativi. Le politiche sanitarie nazionali sono costruite in base a come vengono comunicati i risultati della ricerca biomedica; la pratica clinica segue la stessa logica nell'adozione di nuove terapie, nella prevenzione e nella diagnosi. Anche la comunicazione scientifica a carattere divulgativo (riviste, tv, dvd,web etc.) svolge un importante ruolo nella diffusione della conoscenza scientifica, nella sensibilizzazione della popolazione e nella conseguente adozione di atteggiamenti e comportamenti. Il gap Esistono studi riguardanti i marcatori di incertezza nella lingua tedesca parlata e in corpora scritti riguardanti l’economia, ma per quanto io ne sappia, non sono ancora stati eseguiti studi riguardanti l’incertezza in corpora di testi medici tratti da riviste scientifiche. Gli obiettivi, il corpus e le procedure di analisi e background teorico La mia ricerca mira a colmare questo gap attraverso l’analisi di un corpus appositamente costruito per l’indagine composto da 60 articoli biomedici di circa 150.000 parole tratti dalla rivista scientifica divulgativa “Spektrum der Wissenschaft” disponibile on line dal 1993 all’indirizzo (http://www.spektrum.de). Ho deciso di effettuare la mia analisi su un corpus di articoli di medicina, scelti in maniera random da suddetta rivista mensile, in quanto è l’unica che ad oggi continua a pubblicare articoli bio-medici in lingua tedesca; mentre altre riviste sia a carattere scientifico, sia a carattere divulgativo, come Monatsschrift Kinderheilkunde, Langenbecks Archives of Surgery and Virchow’s Archiv hanno smesso di scrivere in lingua tedesca nel 1993 e oggi stanno pubblicando esclusivamente in lingua inglese. Il primo obiettivo è stato pertanto quello di effettuare una ricerca qualitativa e quantitativa volta ad individuare quali e quanti marcatori di incertezza utilizzati da chi scrive questo genere di contributi. Gli articoli sono stati analizzati da me e dalla Dott.ssa Christine Berthold, di madrelingua tedesca e docente di lingua tedesca presso l’Università di Lingue e Letterature straniere di Macerata. Le due analiste hanno analizzato i marcatori di incertezza separatamente (l‘indice di accordo – K di Cohen – è risultato pari a 0.80. h . Tale valore è indice di un accordo elevato e dunque di una buona attendibilità dei risultati). Successivamente all’analisi manuale è’stato eseguito un controllo automatico mediante il Software Wordsmith al fine di accertare che tutte le occorrenze fossero state individuate correttamente. Conclusa l’analisi qualitativa e quantitativa, è stato eseguito il test Chi-square (usando SPSS8.0) per verificare se fossero significative le differenze tra: 1) marcatori lessicali e morfosintattici, 2) i diversi marcatori all’interno di ogni categoria. Come ultima analisi sto effettuando il calcolo del dominio (der Skopus in tedesco, scope in inglese) di ciascun singolo marcatore di incertezza, cioè sto calcolando il numero di parole (stringhe) dominato dai marcatori sopra citati. Di ciascun articolo verrà calcolato il numero di parole comunicanti incertezza e certezza. Al momento della redazione del presente abstract, il calcolo non è ancora completo. Il background teorico della mia ricerca è costituito principalmente dalla Teoria del Testo del linguista ungherese J.S.Petöfi (1973, 2004), dal modello teorico del Noto/Certo, Ignoto e Creduto/Incerto (Bongelli, Zuczkowski 2008) e dalla bibliografia specifica sui marcatori di incertezza in lingua tedesca. Risultati Nel corpus sono stati identificati i marcatori di incertezza, sia lessicali [verbi; sostantivi; avverbi e aggettivi; verbi modali; semimodale sich lassen] che morfosintattici [congiuntivo e condizionale; if clauses], che si riferiscono all’autore nel qui e ora della comunicazione. Nei 60 articoli analizzati, la comunicazione di incertezza avviene maggiormente tramite l’uso di marcatori lessicali (55,75%) che morfosintattici (44,25%). Tra i marcatori lessicali di tipo verbale:  il verbo più utilizzato è scheinen con 41 occorrenze su un totale di 51.  il verbo modale: können all’indicativo presente con 274 occorrenze su un totale di 283  il verbo semi-modale sich lassen con 18 occorrenze. Tra i marcatori lessicali di tipo non verbale, i più utlizzati sono;  per gli avverbi : vielleicht con 41 occorrenze su un totale di 142.  per gli aggettivi möglich con 26 occorrenze totali.  per i sostantivi: die Möglichkeit con 10 occorrenze su un totale di 13. Tra i marcatori di tipo morfosintattici, sono emersi :  per la categoria Congiuntivo/Condizionale, il verbo könnten con 124 occorrenze su un totale di 392.  per la categoria if clauses, wenn con 23 occorrenze su un totale di 31. Come mostrano i dati appena presentati, tra i marcatori lessicali, quelli più frequenti sono i verbi modali (283), seguiti dagli avverbi e dagli aggettivi (142+26 =168), dai verbi (51). Tra i verbi modali, il più frequente è können all’indicativo presente; questo dato risulta essere in accordo con quanto sostiene Hyland (1998b): i verbi modali rappresentano la categoria con maggiori occorrenze negli articoli scientifici e la frequenza del verbo modale è di uno su cento parole. Tra gli avverbi, il più frequente è vielleicht, tra gli aggettivi möglich. Il verbo semi-modale sich lassen appare con 18 occorrenze. Tra i verbi, il più utilizzato è scheinen. Questi risultati sembrano evidenziare che gli scrittori preferiscono comunicare la loro incertezza tramite l’uso di marcatori di possibilità piuttosto che con marcatori di soggettività, in quanto preferiscono usare il soggetto in terza persona seguito dal verbo modale come per esempio können rispetto all’utilizzo del soggetto in prima persona seguito dai verbi di pensiero come denken, glauben. Secondo Hyland (1998b, p. 364), questa strategia è utilizzata allo scopo di “minimizing writer presence” ed è dovuta alla “predominant view of science as an impersonal, inductive enterprise.” Per quanto riguarda l’uso dei marcatori morfosintattici, è stato notato un maggiore utilizzo di verbi modali nella forma del congiuntivo e del condizionale, rispetto alle if clauses. Questo dato lascia pensare che lo scrittore preferisca comunicare l’incertezza mitigando con verbi al condizionale piuttosto che utilizzare frasi con wenn, als ob, als wenn. Presa visione. Il prodotto 157020 non ha ISBN ma ISSN, in quanto numero monografico di una serie online (internazionale con referaggio). Perché non può essere valutato?
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
tesi finale P.Bucciarelli-gennaio2014.pdf

accesso aperto

Tipologia: Altro materiale allegato (es. Copertina, Indice, Materiale supplementare, Abstract, Brevetti Spin-off, Start-up etc.)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 1.66 MB
Formato Adobe PDF
1.66 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/192695
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact