Questo lavoro analizza il caso dei distretti calzaturieri delle Marche. Le evidenze statistiche disponibili e i colloqui intercorsi con gli operatori del settore suggeriscono che nei distretti indagati sono in atto significative trasformazioni nei rapporti tra le imprese, con l’affermazione di alcune aziende leader che intrattengono rapporti sempre più esclusivi con i subfornitori, all'interno di catene del valore di tipo "buyer-driven". Inoltre tali distretti tendono ad aprirsi maggiormente verso l'estero, con un crescente coinvolgimento di subfornitori esteri nei rapporti produttivi. Si è accentuata la differenziazione delle strategie aziendali, che seguono due direttrici prevalenti: una si basa sull’innalzamento qualitativo dei prodotti, supportata da investimenti nel marchio, nella ricerca e sviluppo e in reti commerciali dedicate (strategia di focalizzazione sulla qualità); un’altra ha cercato di contenere i costi delle produzioni di media qualità, anche delocalizzando all’estero (focalizzazione sui costi). Le analisi condotte in questo lavoro mostrano che il gruppo che ha intrapreso la prima strategia ha conseguito la performance migliore, sia nel periodo precedente la crisi del 2008-09, sia nel corso della fase recessiva.

I distretti tradizionali di fronte alla globalizzazione: il caso dell’industria calzaturiera marchigiana

CUTRINI, ELEONORA;
2013-01-01

Abstract

Questo lavoro analizza il caso dei distretti calzaturieri delle Marche. Le evidenze statistiche disponibili e i colloqui intercorsi con gli operatori del settore suggeriscono che nei distretti indagati sono in atto significative trasformazioni nei rapporti tra le imprese, con l’affermazione di alcune aziende leader che intrattengono rapporti sempre più esclusivi con i subfornitori, all'interno di catene del valore di tipo "buyer-driven". Inoltre tali distretti tendono ad aprirsi maggiormente verso l'estero, con un crescente coinvolgimento di subfornitori esteri nei rapporti produttivi. Si è accentuata la differenziazione delle strategie aziendali, che seguono due direttrici prevalenti: una si basa sull’innalzamento qualitativo dei prodotti, supportata da investimenti nel marchio, nella ricerca e sviluppo e in reti commerciali dedicate (strategia di focalizzazione sulla qualità); un’altra ha cercato di contenere i costi delle produzioni di media qualità, anche delocalizzando all’estero (focalizzazione sui costi). Le analisi condotte in questo lavoro mostrano che il gruppo che ha intrapreso la prima strategia ha conseguito la performance migliore, sia nel periodo precedente la crisi del 2008-09, sia nel corso della fase recessiva.
2013
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