Questo lavoro è costruito attorno all’idea che aziende grandi e piccole, operando in competizione sugli stessi mercati debbano fronteggiare tensioni competitive e stimoli esterni in molti casi similari, in risposta a cui devono impostare politiche su leve competitive comuni. Per cui se è vero che non si può gestire ciò che non si può misurare, è evidente che aziende grandi e piccole dovrebbero avere esigenze di misurazione, e dunque di controllo simili. Al contrario la realtà operativa ci mostra che la diffusione dei si-stemi di misurazione delle performance in ambienti piccoli è ancora limitata. Nel libro si cercano di raccogliere indizi che permettano di fornire motivazioni a qusto stato di fatto e sulla base di questi si prova a realizzare uno strumento adatto alle caratteristiche delle piccole imprese. Il primo capitolo definisce il campo di indagine: la piccola impresa. Piccola rispetto a cosa? Numero dipendenti? Fatturato? O piccola rispetto alla semplicità della struttura organizzativa? La definizione del criterio in base a cui qualificare la dimensione impone una scelta: criteri quantitativi o qualitativi? O un mix dei due? Nel capitolo si procede a descrivere i principali criteri di classificazione adottabili. In secondo luogo nel capitolo sono descritte le caratteristiche dei sistemi di controllo di gestione più comuni nelle piccole imprese, riguardanti il profilo dell’imprenditore ed il conseguente assetto organizzativo, i processi di controllo di gestione, i sistemi informativi aziendali. Il secondo capitolo affronta il tema dei sistemi di misurazione delle performance. Dopo aver descritto le proposte teoriche più rap-presentative si cerca di tracciarne i tratti comuni e di reinterpretarli alla luce delle caratterstiche delle piccole imprese. Dalla descrizione emergono dei fattori vincolo che possono con-dizionare il successo e l’efficace implementazione di un sistema di misurazione delle performance in una piccola impresa. Nel terzo capitolo si decrive la metodologia di ricerca impiegata, il constructive approach, gli obiettivi ed i processi applicativi. L’approccio costruttivo è utile nei casi in cui la ricerca è finalizzata alla costruzione di modelli o procedure che forniscano una risposta ad una specifica esigenza aziendale. Il quadro teorico costruito nel primo e nel secondo capitolo e le variabili-vincolo ci forniscono i necessari punti di riferimento su cui elaborare una nuova proposta concettuale, denominata Cubo delle performance. L’elemento originale del Cubo riguarda la definizione non solo delle prospettive rispetto a cui riferire la misurazione e l’analisi dei risultati, ma anche la ricerca di un set di possibili misure, che i re-sponsabili di un’azienda possono considerare come punto di partenza per facilitare ed accelerare il processo di adattamento alle caratteristice distintive specifiche. Il contesto delle piccole imprese si caratterizza per la scarsa abi-tudine a definire e ad esplicitare gli obiettivi strategici e le relative linee evolutive. D’altra parte la definizione della strategia è un ele-mento imprescindibile su cui tutti i sistemi di misurazione delle per-formance si fondano. L’introduzione di questi sistemi deve, dunque, essere accompagnata da un processo di crescita culturale del management. Il Cubo può dunque rappresentare una prima soluzione che stimola il management e lo invita a mettere in discussione le misure proposte, a verificarne la rappresentatività rispetto alle specifiche dell’azienda, creando i presupposti perché il processo di crescita culturale possa avere inizio. I capitoli quattro e cinque descrivono due casi aziendali in cui il Cubo delle performance viene implementato. I dati raccolti ed i ri-sultati ottenuti sono utili per verificare che la proposta possa avere un senso in termini operativi. Nei due casi il processo di implemen-tazione è stato modificato per consentirci di verificare la sensatezza della scelta di presentare un modello corredato di un insieme iniziale di indicatori.

La misurazione delle performance per le piccole imprese Strumenti di misurazione e processi di controllo

CASTELLANO, NICOLA GIUSEPPE
2012-01-01

Abstract

Questo lavoro è costruito attorno all’idea che aziende grandi e piccole, operando in competizione sugli stessi mercati debbano fronteggiare tensioni competitive e stimoli esterni in molti casi similari, in risposta a cui devono impostare politiche su leve competitive comuni. Per cui se è vero che non si può gestire ciò che non si può misurare, è evidente che aziende grandi e piccole dovrebbero avere esigenze di misurazione, e dunque di controllo simili. Al contrario la realtà operativa ci mostra che la diffusione dei si-stemi di misurazione delle performance in ambienti piccoli è ancora limitata. Nel libro si cercano di raccogliere indizi che permettano di fornire motivazioni a qusto stato di fatto e sulla base di questi si prova a realizzare uno strumento adatto alle caratteristiche delle piccole imprese. Il primo capitolo definisce il campo di indagine: la piccola impresa. Piccola rispetto a cosa? Numero dipendenti? Fatturato? O piccola rispetto alla semplicità della struttura organizzativa? La definizione del criterio in base a cui qualificare la dimensione impone una scelta: criteri quantitativi o qualitativi? O un mix dei due? Nel capitolo si procede a descrivere i principali criteri di classificazione adottabili. In secondo luogo nel capitolo sono descritte le caratteristiche dei sistemi di controllo di gestione più comuni nelle piccole imprese, riguardanti il profilo dell’imprenditore ed il conseguente assetto organizzativo, i processi di controllo di gestione, i sistemi informativi aziendali. Il secondo capitolo affronta il tema dei sistemi di misurazione delle performance. Dopo aver descritto le proposte teoriche più rap-presentative si cerca di tracciarne i tratti comuni e di reinterpretarli alla luce delle caratterstiche delle piccole imprese. Dalla descrizione emergono dei fattori vincolo che possono con-dizionare il successo e l’efficace implementazione di un sistema di misurazione delle performance in una piccola impresa. Nel terzo capitolo si decrive la metodologia di ricerca impiegata, il constructive approach, gli obiettivi ed i processi applicativi. L’approccio costruttivo è utile nei casi in cui la ricerca è finalizzata alla costruzione di modelli o procedure che forniscano una risposta ad una specifica esigenza aziendale. Il quadro teorico costruito nel primo e nel secondo capitolo e le variabili-vincolo ci forniscono i necessari punti di riferimento su cui elaborare una nuova proposta concettuale, denominata Cubo delle performance. L’elemento originale del Cubo riguarda la definizione non solo delle prospettive rispetto a cui riferire la misurazione e l’analisi dei risultati, ma anche la ricerca di un set di possibili misure, che i re-sponsabili di un’azienda possono considerare come punto di partenza per facilitare ed accelerare il processo di adattamento alle caratteristice distintive specifiche. Il contesto delle piccole imprese si caratterizza per la scarsa abi-tudine a definire e ad esplicitare gli obiettivi strategici e le relative linee evolutive. D’altra parte la definizione della strategia è un ele-mento imprescindibile su cui tutti i sistemi di misurazione delle per-formance si fondano. L’introduzione di questi sistemi deve, dunque, essere accompagnata da un processo di crescita culturale del management. Il Cubo può dunque rappresentare una prima soluzione che stimola il management e lo invita a mettere in discussione le misure proposte, a verificarne la rappresentatività rispetto alle specifiche dell’azienda, creando i presupposti perché il processo di crescita culturale possa avere inizio. I capitoli quattro e cinque descrivono due casi aziendali in cui il Cubo delle performance viene implementato. I dati raccolti ed i ri-sultati ottenuti sono utili per verificare che la proposta possa avere un senso in termini operativi. Nei due casi il processo di implemen-tazione è stato modificato per consentirci di verificare la sensatezza della scelta di presentare un modello corredato di un insieme iniziale di indicatori.
2012
9788834839317
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/133876
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